NOTE D’ARTE / LUISA ELIA AL MUST DA VENERDI’ 30
di Raffaele Polo_______
Venerdì 30 luglio, alle 18, nelle sale al primo piano del Must – Museo Storico della Città di Lecce si apre la mostra “Luisa Elia – Lupiae”.
La personale dell’artista Luisa Elia (nella foto di copertina; nelle foto sotto tre delle sue opere), aperta fino al 30 settembre, è dedicata alla sua città di origine, Lecce, l’antica Lupiae, e propone un itinerario di sculture a terra, a parete e in sospensione, in diversi materiali, offrendo un’idea poetica della ricerca della scultrice attraverso le sue opere più recenti.
«Durante i due lockdown imposti dalla pandemia, Luisa Elia ha lavorato, nello studio di Milano e poi a Lecce, nella sua terra d’origine. Luisa – spiega Giorgio Verzotti, il curatore della rassegna – è un’artista e le opere di un artista non servono mai solo a chi le crea, sono sempre dei messaggi indirizzati agli altri, sono risposte ai dilemmi che noi viviamo.
La forza di queste opere l’artista l’ha presa dalla sua terra, pensata quando era a Milano e ritrovata nella sua campagna, lo si vede dalle pratiche e dai materiali impiegati. La gomma è adottata per la sua malleabilità che ricorda le pratiche manuali della vita quotidiana, per esempio impastare il pane. Poi il sale, la terra, e il colore, il blu del cielo e del mare, la luce. Si dislocano nello spazio nei modi più diversi, per terra o alle pareti o anche quasi al soffitto, molto in alto.
Sono nuclei energetici, manufatti che recano la vitalità della mano, del corpo. Per lo più non sono molto grandi ma si impongono nello spazio e all’occhio di chi guarda, perché sono affermazioni di volontà, in tempi di depressione e di incertezza riguardo al futuro, sono pura affermatività».
Luisa Elia è nata a Lecce nel 1960; dopo la laurea in Lettere Moderne con una tesi in Storia dell’Arte, nel 1987 decide di vivere a Milano, città in cui attualmente risiede, ritornando spesso nel suo luogo di origine. Dal 1973 al 1980 inizia a creare le sue prime sculture presso lo studio di uno statuario leccese, e poi nel suo primo studio a Lecce, mentre coltiva la sua passione per l’arte e la poesia. Da fine anni Ottanta, a Milano, la sua ricerca si avvale della collaborazione e dell’amicizia con il fotografo Giovanni Ricci, che documenta sistematicamente, per trent’anni, il suo lavoro. Ha stretti rapporti con poeti e artisti, tra i quali: Dario Bellezza, Carmelo Bene, Bruno Brancher, Carmen Gregotti, Luciano Fabro, Hidetoshi Nagasawa, e partecipa ad una serie di esposizioni internazionali, invitata da Pierre Restany e Achille Bonito Oliva..