L’EMERGENZA INCENDI NEL SALENTO NON FINISCE MAI
(g.p.)______Incredibilmente, i piromani sono andati a segno un’altra volta, in una zona che dovrebbe essere monitorata costantemente, perché più volte è stata presa di mira negli anni scorsi, con accanimento tecnico e scientifico.
Chi sono? Perché lo fanno?
Il mistero continua, in genere non si è mai andati più in là di qualcuno trovato ad appiccare il fuoco per bruciare l’erba secca nelle sue campagne, comportamenti scellerati, certo, ma che non sono quelli al cuore del problema. Come quelli che bruciano gli ulivi nelle proprie zone, e così fanno prima, si sbrigano, per essere pronti alle speculazioni collegate a quest’altra piaga particolare scaturita dalla frode Xylella in atto da anni.
Il cuore del problema, per le pinete, la macchia mediterranea, il verde che ancora resta nel nostro Salento della desertificazioni incipiente, è che in più zone più di altre – Gallipoli, il Capo, Santa Cesarea, e appunto Otranto – c’è qualcuno che con perizia criminale innesta i roghi.
Non si riesce né a scoprirli, né quanto meno a prevenirli, nonostante i piani regionali di contrasto al fenomeno.
Si riesce ancora, e sempre più a fatica, a spegnerli, gli incendi, con l’eroico impegno dei Vigili del Fuoco, carenti di uomini e mezzi e ridotti allo stremo nelle ultime settimane.
A parte quelli minori che continuano a susseguirsi qua e là nel territorio salentino nelle ultime ore, è scoppiato un altro grosso incendio nei boschi fra Otranto e gli Alimini. Di chiara matrice dolosa.
Abbiamo perso altri preziosi ettari di vegetazione. E ci vorranno ancora molte ore, giorni forse, per spegnere tutti i focolai e mettere in sicurezza la zona.
A chi giova?______
LA RICERCA nei nostri due ultimi articoli sulla questione, del 4 e del 15 luglio scorsi
Category: Cronaca