di Elena Vada______
– Finalmente sei tornata, Elena.
– Be’, lo sai, sono come Mery Poppins, quando cambia il vento, cambio sede di lavoro. Cosa mi sono persa, della strana storia d’amore. Mi stavi raccontando che la tua amica Ursula…
– Titti, la signora professoressa, si chiama Tiziana, detta Titti.
– Che nome lezioso per una persona così austera, legnosa, azzimata.
– Solo quando insegna ha un aspetto serio. Altrimenti, nel privato, è scherzosa, allegra, ridanciana…
– Insomma, questa signora, piena di pregi, ruba il marito alla tua amica Carla, e tu continui a ritenerla simpatica?!
– Ma non l’ha fatto apposta…
– Questa poi! Come sarebbe a dire?!
– Lei è travolgente. Sa un sacco di cose, chiunque si sentirebbe attratto, da una persona così, culturalmente, affascinante. Pure io, le chiedo, sempre, precisazioni.
– Perché non domandi a me?
– Perché lei spiega da profia, tu da sapientona.
– Uffa. Mi offendi.
– Dai, scherzavo. Ma Titti, rende tutto facile e comprensibile. Mi ha spiegato, perfino cos’è lo spread e l’ho capito, dopo anni.
– Lo ‘cosa’?
– Ma sì, quella roba con i tedeschi, che sale e scende e fa aumentare le tasse. Comunque, tra Titti e Ciccio (il fedifrago) è successo tutto, mentre discutevano di politica.
Migranti si, migranti no.
– Cos’è il ritornello di una canzonetta?
– Erano vicini-vicini, e lui la baciata.
– Storia da rivista del parrucchiere. Poi dici che, questa signora, è seria, concreta, assennata.
– Al cuor non si comanda.
– Che melassa!
– Chi te lassa?
– Vai avanti con questa storia mielosa…
– Ecco perché sei sola. Sempre dura, antipatica.
– Vai avanti…
– Titti racconta di trasporto, passione, attrazione fatale.
– Fatale sarà per te, quando la moglie scoprirà, il tuo doppio-gioco.
– Senti Elena, sai cosa li accomuna? La passione per il cimitero.
– Cheee?
– Certo, s’ incontrano sempre al cimitero monumentale di Torino, che è bellissimo.
– Ma è pur sempre un cimitero. Questi due, hanno qualcosa di perverso.
– Noi non possiamo capire… Siamo ignoranti in materia.
– Grazie per l’ignorante, in realtà so benissimo che il cimitero è pieno di sculture artistiche di pregio, ma non è il Louvre.
– Però dev’essere romantico…
– Figurati, tra crisantemi, onici e opaline.
– Sono belli quei fiori…
– Quali?
– Quelli che hai detto prima… Gli onici, opaline…
– Lella, onice e opaline sono materiali che si adoperano per fare lapidi, statue e simili. Come il marmo, per spiegarti.
– Comunque, nessuno può scoprirli, così.
Pensa, lei porta il caffè nel thermos, oppure una bibita nella caraffa termica…
– …. Poi che fanno, un bel pic-nic su una tomba, allargando una tovaglia a scacchi bianchi e neri?! È terribile, sconcertante!
– Bevi la tisana…
– Che è ‘sta schifezza… Fammi un caffé, piuttosto…
–
Oggi è meglio la tisana tranquillante.
– Ma perché ti sopporto?
– Bevi, dopo te lo spiego.______
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