MANIFESTAZIONE A ROMA PER CHIEDERE DI SEMPLIFICARE LE PROCEDURE PER L’USO TERAPEUTICO DELLA CANNABIS
Riceviamo e volentieri pubblichiamo. Andrea Trisciuoglio ci scrive______
In vista del SIT_IN che si sta svolgendo oggi a Roma di fronte al palazzo del Ministero della Salute (nella foto) inviamo comunicato stampa per presentare le nostre istanze.
L’associazione “LapianTiamo” incontrerà oggi, mercoledì 30 giugno 2021, il ministro della Salute, Roberto Speranza, per presentare, ancora una volta, le proprie istanze.
L’associazione nasce dall’idea di tre ragazzi pugliesi Andrea Trisciuoglio, Lucia Spiri e suo marito William Verardi, per fornire una risposta concreta alle urgenze delle persone malate che hanno trovato nei prodotti terapeutici a base di infiorescenze di Cannabis, una cura efficace.
Il Cannabis Social Club fondato da LapianTiamo, primo in Italia, ha da subito ricevuto il supporto delle istituzioni locali e regionali, ma non ancora statali.
Arrivare ai farmaci a base di Cannabis è un vero calvario. Proprio per questa ragione, l’Associazione LapianTiamo è pronta a fare un #SIT_IN davanti al Ministero della Salute per chiedere che venga rispettata la legge. In particolare, i membri dell’Associazione fanno riferimento al DM 9/11/2015 e alla Legge 172/2017 art. 18 quater, oltre che alla Finanziaria 2021.
“Da anni veniamo illusi da promesse dai dirigenti dell’Ufficio Centrale Stupefacenti, non ce la facciamo più!!” sostengono i fondatori. Per questa ragione intendono chiedere al Ministro di:
- rilasciare autorizzazioni a privati per la produzione nazionale e regionale di cannabis terapeutica, inclusi progetti sperimentali con le associazioni di pazienti.
- Semplificare la burocrazia generale per chi si cura con la cannabis, nonché tutte le procedure di autorizzazione per importazioni di cannabis medicinale;
- ridimensionare il fabbisogno nazionale di cannabis per uso medico con dati effettivi, con l’intento di evitare gravissime lacune future nella fornitura annuale di cannabis medica e assicurare finalmente una effettiva continuità terapeutica;
- Aggiornare periodicamente il personale medico, sanitario, sociosanitario delle strutture pubbliche con corsi di formazione obbligatoria. Ampliare le patologie riconosciute dal SSN, autorizzare e favorire la ricerca scientifica. Chiediamo quindi l’aggiornamento nelle commissioni mediche locali riguardo l’esistenza di pazienti in terapia con cannabis terapeutica che da anni guidano.