MODA / MODE – CHIACCHIERE ESTIVE DI CITTA’
di Elena Vada______
Che bello veder piovere… Lella irrompe nel tinello, mentre preparo il caffè.
– Prendi le tazzine, dai.
– Ma tu , Elena, perché sei sola?
– O santi numi, che domanda. Io non mi sento sola. La solitudine è un abitudine che ho preso da bimba, in una casa vuota. I miei lavoravano e la nonna che mi accudiva, non era una presenza, per problemi personali. Poi, quando vivi sempre così, non riesci più a condividere la tua esistenza con chicchessia. Speri sempre che nessuno si fermi più di tanto… più del necessario.
– Come mi sopporti, allora?!
– Perché, duri poco. Sei come la televisione. A volte, cambio canale, o la spengo.
– Che brutto paragone Sarei la tua tivù personale? Non mi piace affatto. Un giorno di questi ti spengo io.
– Ma dai, scherzavo! Come farei senza di te? Sei un raggio di sole, nella mia vita.
– Così va meglio. Forse hai un po’ esagerato. Te lo dico sempre che sei strana. Comunque, ora, ti racconto le ultime…
– Senti, dimmi come sono, fisicamente, i personaggi della storia, la professoressa, ad esempio.
– Alta, snella. Prima delle ultime vicende che ti ho raccontato, aveva atteggiamento, postura e look, tipo Ursula von der Leyen (presidente della Commissione europea).
– Ricordati che è una profia.
– Sì. Vero. Ora, presumo, si sia fatta qualche ritocchino, perché la bocca è più carnosa ed i tratti del volto distesi. Appare anche, meno austera, nel vestire. Si è sciolta i capelli ed indossa abiti più colorati e fantasiosi.
– Sta vivendo, una seconda giovinezza.
– Eh, forse. Ha una luce gioiosa, negli occhi e tanta voglia di vivere.
– Da che lo deduci?
– Si è iscritta nella palestra dove vado anch’io.
– Stai in quella palestra per fare ginnastica o per imbastire pettegolezzi d’ogni sorta?
– Guarda che siamo schedate e ci possiamo fermare, all’interno, solo per il tempo necessario.
– Mah???
– Va be’… Qualche commento ci scappa.
– Volevo ben dire!
– La professoressa è, in forma fisica, smagliante. Devi vedere che energia! Per quello piace, ancora.
– Quell’ ancora … Mi lascia perplessa. Che diamine, cinquantacinque anni, è giovanissima.
– Già, oggi in tivù, c’era la Parietti ha sessant’anni e fascino da vendere. Meglio adesso che da giovane. L’età le ha giovato. Sobria, elegante, meno stupida…
– Chissà, se tu migliorerai con gli anni, e dire che hai passato i sessanta…
– Sono come il vino Barolo…
– O come l’ acqua gasata…
Ridiamo e prendiamo il caffè.______
LA RICERCA nel nostro articolo del 21 giugno scorso
Category: Costume e società, Cronaca