INIZIATIVA DIPLOMATICA DEL VATICANO NEI CONFRONTI DELLO STATO ITALIANO: “i contenuti del ddl Zan incidono negativamente sulle libertà assicurate ai cattolici”
(Rdl)______Pubblichiamo qui di seguito il testo integrale della nota verbale consegnata all’ambasciata d’Italia presso la Santa Sede con cui monsignor Paul Richard Gallagher (nella foto), Segretario del Vaticano per i Rapporti con gli Stati, in pratica il capo della diplomazia vaticana, chiede al governo italiano di riformulare il ddl Zan “in modo che la Chiesa possa continuare a svolgere la sua azione pastorale, educativa e sociale liberamente”______
La Segreteria di Stato, sezione per i Rapporti con gli Stati, porge distinti ossequi all’Ecc.ma Ambasciata d’Italia e ha l’onore di fare riferimento al disegno di legge N.2005, recante «misure di prevenzione e contrasto della discriminazione e della violenza per motivi fondati sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale, sull’identità di genere e sulla disabilità», il cui testo è stato già approvato dalla Camera dei Deputati il 4 novembre 2020 ed è attualmente all’esame del Senato della Repubblica.
Al riguardo la Segreteria di Stato rileva che alcuni contenuti dell’iniziativa legislativa — particolarmente nella parte in cui si stabilisce la criminalizzazione delle condotte discriminatorie per motivi «fondati sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale, sull’identità di genere» — avrebbero l’effetto di incidere negativamente sulle libertà assicurate alla Chiesa cattolica e ai suoi fedeli dal vigente regime concordatario. Ci sono espressioni della Sacra Scrittura e delle tradizioni ecclesiastiche del magistero autentico del Papa e dei vescovi, che considerano la differenza sessuale, secondo una prospettiva antropologica che la Chiesa cattolica non ritiene disponibile perché derivata dalla stessa Rivelazione divina.
Tale prospettiva è infatti garantita dall’Accordo tra la Santa Sede e la Repubblica italiana di Revisione del concordato lateranense, sottoscritto il 18 febbraio 1984. Nello specifico, all’articolo 2, comma 1, si afferma che «la Repubblica italiana riconosce alla Chiesa cattolica la piena libertà di svolgere la sua missione pastorale, educativa e caritativa, di evangelizzazione e di santificazione. In particolare è assicurata alla Chiesa la libertà di organizzazione, di pubblico esercizio del culto, di esercizio del magistero e del ministero spirituale, nonché della giurisdizione in materia ecclesiastica». All’articolo 2, comma 3, si afferma ancora che «è garantita ai cattolici e alle loro associazioni e organizzazioni la piena libertà di riunione e di manifestazione del pensiero, con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione».
La Segreteria di Stato auspica pertanto che la Parte italiana possa tenere in debita considerazione le suddette argomentazioni e trovare una diversa modulazione del testo normativo in base agli accordi che regolano i rapporti tra Stato e Chiesa e ai quali la stessa Costituzione Repubblicana riserva una speciale menzione.
La Segreteria di Stato, Sezione per i Rapporti con gli Stati, si avvale della circostanza per rinnovare all’Ecc.ma Ambasciata d’Italia i sensi della sua alta considerazione.______
AGGIORNAMENTO SUCCESSIVO
“L’Italia è uno stato laico. Il Parlamento è certamente libero di discutere e non solo. Il nostro ordinamento contiene tutte garanzie per rispettare gli impegni internazionali tra cui il concordato. Ci sono controlli preventivi nelle commissioni parlamentari. Ci sono controlli successivi nella Corte costituzionale. Il governo non entra nel merito della discussione. Questo è il momento del Parlamento, non è il momento del governo”.
Lo ha detto questa sera il presidente del Consiglio Mario Draghi nel corso della sua replica in Senato al dibattito sulle comunicazioni inerenti il Consiglio europeo che si terrà a Bruxelles domani giovedì 24 giugno e dopodomani.