MODA / MODE – FIORISCONO I…PETTEGOLEZZI
di Elena Vada______
È arrivato il caldo umido che stanca, indebolisce, consuma e manda fuori di testa.
Dopo le diciotto, stiamo sul terrazzo esposto a nord, a goderci un po’ di fresco sotto l’oleandro, tra gerani d’ogni genere, forma e colore. È la solita tacita sfida stagionale. Quale sarà il balcone più fiorito dell’estate 2021, nel condominio “Le Betulle”?
Quest’anno gareggia anche la mia amica Lella, che si è data, con inaspettata passione, al giardinaggio. Ha cominciato in primavera, piantando di tutto, profumi dell’orto compresi. Ed eccola tra basilico, rosmarino, salvia, menta e fiori. Tutti i giorni, toglie ogni fogliolina ingiallita, petalo sciupato, rametto rinsecchito e sembra che, il concime migliore per le sue piante, siano lo sguardo amorevole e le attente cure che rivolge loro, con eccessiva dedizione.
Certo, Lella non racconta che ne ha affogate due, di piantine. Troppa acqua e le radici sono marcite, così ha gettato i gelsomini nella pattumiera, dicendomi: – Erano di cattiva qualità… L’esperienza si paga!
Non ho replicato. Tanto non serve con Lella, ha sempre, comunque, ragione. Oggi, ha lasciato la porta di casa aperta, senza aspettarmi sull’uscio.
– Entra, entra… sono qui che bagno le rose rampicanti. Quelle bianche hanno preso l’ODIO…
– Che hanno preso?
– L’ odio. Me l’ha detto il fioraio qui vicino, quando gli ho portato a vedere una foglia malata. È un fungo, o una mosca bianca. Non ho capito bene
– OIDIO, vorrai dire…
– Beh, comunque si chiami, è “odioso” perché mi sta rovinando le rose. Ed è pure contagioso… Guarda qua. Spero non attacchi anche le begonie.
Lella, ascolta musica mentre volteggia, come una farfallina, sul terrazzo, con l’annaffiatoio in mano.
– Ma chi è, cos’è, che stai sentendo…?
– Nada, “Amore disperato”. Una canzone dei nostri tempi.
– Mai sentita – rispondo. In realtà la ricordo benissimo, come ricordo la cantante Nada, ma voglio scoraggiare questo tipo di musica o Lella continua su quest’onda, tutta la serata…
– Novità? – chiedo
– Ti riferisci alla storia della scorsa settimana… La moglie, il marito e l’amante professoressa… Non ti sembra un film con la Fenech? – dice ammiccando – Ebbene, no.
– Già, credevo ci fosse la seconda puntata, della vicenda. Raccontami almeno come si sono conosciuti…
– Galeazzo fu, il tema d’italiano…
– Galeazzo? Galeotto, vorrai dire! Vai avanti…
– Ciccio (il fedifrago) si è inquietato per un brutto voto, dato al tema della figlia. Secondo lui era “ingiusto”. Così è andato a parlare alla professoressa in questione e lì si sono conosciuti.
– E poi?
– … Da cosa, nasce cosa… Lei di sinistra, lui di destra… o, viceversa, non ricordo…
– Palla al centro. Sono finiti a letto.
– La cosa è complicata… Se hai sete, bevi il chinotto nel frigo. O, vuoi il caffè?
– Finisci il discorso Lella ..
– Domani. Senti, questi sono i Matia Bazar, anno 1978…
Non c’è verso, non cambierà mai! Lascia sempre i discorsi a metà. Pure i pettegolezzi. Sorseggio il chinotto. Aspetterò domani.______
LA RICERCA nel nostro articolo del 14 giugno scorso
Category: Costume e società, Cronaca