Allegri, festosi, agitati, casinisti.
Ultimo giorno di scuola. Finalmente!
La foto di classe, l’hanno fatta la settimana scorsa e, mi hanno raccontato, potevano scegliere un particolare in comune: calze, maglia, spilla, bandierina… Un elemento, insomma, che identificasse e distinguesse, il loro gruppo, dagli altri.
Ciò mi ha stupito. Ma i giovani stupiscono sempre, è una loro prerogativa.
Oggi, sono (a modo loro) ben vestiti, più curati e “tirati” del solito. Probabilmente la mattinata, si concluderà con una pizza, un kebab, o chissà che altro, in un locale, “Finalmente liberi!”, sostengono.
Non importa per cosa o dove andranno, basterà stare insieme e ridere, scherzare, festeggiare.
“Sono stanca – mi dice – una liceale – ho dovuto recuperare una materia insufficiente, nell’ultima settimana. Meno male che ce l’ho fatta!”.
I più grandi, commentano gli effetti del vaccino Astrazenica… Ma
oggi, non c’è spazio per tristezza o preoccupazioni.
Oggi no.
Stasera non li fermerà niente e nessuno.
“Siamo stati isolati e reclusi, anche troppo!”
Hanno ragione e mi stupisce che abbiano tutti la mascherina. Tutti.
Rimango basita, da questa rigorosa attenzione e disciplina, che ostentano, come se fossero coscienti che devono evitare, per se stessi e gli altri, un’ulteriore ondata del virus.
“Stasera, vieni da me Chaolin (forse si scrive, così, in cinese) a vedere la partita di calcio dell’Italia…?”
“Ok, Six (ma che nomi hanno?) e porto le polpette di mia mamma, quelle che ti piacciono tanto”.
E… I tradizionali involtini primavera, wanton fritti, spaghetti di riso? Addio tradizioni, Non ci sono più i cinesi di una volta!
Vabbè, sono un po’ antiquata.
Ma non è finita.
Nugoli di marmocchi, bimbi delle elementari, chiocciano ovunque, a stento trattenuti da mamme, papà, nonni….
“Fermo, ferma, non correre. Dammi lo zainetto e la manina, attenzione…”
“Quanti compiti per le vacanze! Andiamo a comprare l’occorrente in cartoleria…”.
Agli scolari e pure ai loro genitori, questi “compiti delle vacanze” peseranno non poco, durante l’estate. Ogni scusa sarà buona per evitarli.
Ancora ricordo la fatica di farli fare ai miei figli…L’ ultima settimana, prima d’inizio scuola, nonostante le diverse raccomandazioni, degli insegnanti.
Voci, colori, suoni…
Oggi, assistiamo ad un piccolo carnevale locale, fuori stagione, da godere così com’è, con l’allegria e l’ottimismo, contagioso, dei giovani, che serve tanto, anche a noi adulti maturi.