“una riapertura simbolica”: IL MUSEO MUST DI LECCE TORNA A VIVERE
UNA MOSTRA DEDICATA ALLA RICAMATRICE LECCESE MARIANNA ELMO______
di Chiara Evangelista______
“Una riapertura che ha un significato simbolico” così il sindaco Carlo Salvemini (nella foto) ha inaugurato questa mattina alle ore 10.00 il ritorno sulla scena culturale di una Lecce che cerca sempre più di farsi polo della Puglia e del Sud per il suo valore artistico.
Dopo la chiusura imposta dal lockdown dei mesi scorsi, il Museo torna finalmente a vivere. Le danze son state aperte con “Ricamata Pittura”, una mostra temporanea a cura di Giacomo Lanzilotta e dedicata ad una insigne concittadina: Marianna Elmo.
La ricamatrice leccese, attiva nella seconda metà del Seicento, è stata apprezzata persino in Francia per i suoi ricami a fili incollati di sete policrome e fili d’argento su cartone nero. In un contesto storico in cui la predominanza dei ricamatori era per lo più maschile, Marianna Elmo riuscì a imporsi in questo scenario, operando a Lecce, dove aveva il suo laboratorio.
Oltre al sindaco, erano presenti l’assessore alla cultura Fabiana Cicirillo, la direttrice del museo Claudia Branca (nella foto in alto) e Mauro Buscicchio (nella foto in basso), in rappresentanza della Banca Popolare Pugliese che ha sostenuto la realizzazione della mostra.