COMPAGNI E AMICI, POI IL ‘TENGO FAMIGLIA’ E INFINE IL MANUALE CENCELLI: COSI’ MICHELE EMILIANO HA NOMINATO I NUOVI PIU’ ALTI DIRIGENTI REGIONALI
Riceviamo e volentieri pubblichiamo. I consiglieri regionali di Fratelli d’Italia Ignazio Zullo, Luigi Caroli, Giannicola De Leonardis, Antonio Gabellone, Renato Perrini e Francesco Ventola hanno scritto al ministro per la Funzione Pubblica Renato Brunetta la lettera aperta che qui di seguito pubblichiamo, mandataci per conoscenza.
Poi aggiungiamo una verifica di nostra iniziativa (nella foto di un anno fa, Valentina Romano, al centro, fra le consigliere regionali del M5S Grazia Di Bari e Antonella Laricchia) ______
Al Sig. Ministro Renato Brunetta
Sig. Ministro,
da sempre ha profuso il Suo impegno politico credendo in un termine riguardo alla PA: efficienza.
Ultimamente ha avuto modo di affermare: “Nella scheda sull’Italia dal rapporto ‘Going for Growth 2021’ l’OCSE scrive a chiare lettere che l’efficienza della PA è priorità essenziale per la ripresa”.
Noi ne siamo convinti ma Lei crede che l’efficienza nella Pubblica Amministrazione si realizzi puntando su criteri meritocratici o sull’appartenenza a questo o quel partito o peggio ancora scegliendo e nominando in posti di alta dirigenza soggetti legati a questo o quel politico candidati non eletti alla carica di consigliere regionale a supporto del Presidente eletto che ne decreta la nomina a Capo Dipartimento?
Non sembri irriverente la domanda, la poniamo con dovuto rispetto illustrandoLe ciò che qualche giorno fa è avvenuto in Puglia: c’è stato un bando per la nomina dei Capi Dipartimento della Regione – soggetti che per natura del ruolo sono chiamati a coordinare dirigenti apicali – al quale partecipano oltre 600 persone i cui curricula sono compatibili con i requisiti previsti dal bando, perché (è bene purtroppo dirlo) era redatto a maglie troppo larghe, di qui l’ampia partecipazione. Ebbene, la scelta del Presidente Emiliano è ricaduta su alcuni Capi Dipartimenti uscenti, ma di fiducia, che vengono riconfermati. Altri uscenti vengono defenestrati, nonostante siano sempre stati valutati al 100% delle performances lavorative e altri vengono nominati ex novo. Fra vecchi e nuovi ci sono, comunque, candidati che vengono scelti per motivi che noi consideriamo distanti anni luce dalla meritocrazia:
1) al Dipartimento Agricoltura viene riconfermato e quindi premiato (inspiegabilmente) colui che ha diretto il settore più devastato dalla Regione Puglia proprio negli ultimi anni, il dirigente che è co-responsabile di aver fatto diventare la Puglia, per il 2019 e 2020, l’ultima Regione non in Italia ma in Europa per l’utilizzo dei fondi europei (PSR), l’unica Regione ad aver bisogno per due anni consecutivi di una deroga per non perdere ingenti risorse europee;
2) alla Comunicazione Istituzionale è stato scelto un avvocato con esperienza di Assessore della prima giunta di Emiliano sindaco, poi di Vicesindaco di Taranto, indicato dal presidente Emiliano, del quale è stato coordinatore delle liste civiche regionali sia nelle Regionali del 2015 sia nelle Regionali 2020, nonché consigliere politico;
3) al Dipartimento ai Trasporti è stato scelto un avvocato con esperienza di Sindaco in un Comune barese con numero di abitanti superiore a 15 mila, ma soprattutto con grande esperienza nelle segreterie di partito con diversi ruoli, candidato alle regionali del 2020 (non eletto) viene supportato in campagna elettorale e dopo dal Ministro Speranza;
4) al Dipartimento al Welfare è stato scelto un avvocato che nel curriculum elenca alcune consulenze giuridiche, l’ultima delle quali al servizio del gruppo Consiliare Movimento 5 Stelle nella legislatura 2015-2020 quando il movimento era all’opposizione di Emiliano. In questa legislatura è passato in maggioranza ottenendo in cambio l’assessorato al Welfare e oggi, guarda caso, anche il capo Dipartimento va in quota 5 stelle;
5) al Dipartimento Ambiente-Urbanistica è stato scelto un funzionario regionale dal cognome e parentela importante, è fratello di un autorevole sottosegretario del governo Draghi.
Lei ha avuto modo di dichiarare altresì che il varo di riforme che puntano sull’efficienza lo si deve a cittadini e imprese, che meritano servizi migliori, e a tutti i dipendenti pubblici che ogni giorno servono lo Stato con disciplina e onore.
Bene, Le chiediamo sommessamente:
1) Crede che tali pratiche diano credibilità alle istituzioni e alla PA?
2) Crede che soggetti nominati in tal modo motivano la crescita, l’abnegazione e la motivazione dei dipendenti della Regione e dei Dirigenti di Sezione che giorno servono lo Stato con disciplina e onore?
3) Crede che cittadini ed imprese possano sentirsi garantiti dall’imparzialità dell’azione amministrativa?
La ringraziamo per l’attenzione e La salutiamo cordialmente.
Ignazio Zullo
Luigi Caroli
Giannicola De Leonardis
Antonio Gabellone
Renato Perrini
Francesco Ventola______
(Rdl)______Non avendo contezza diretta della materia qui affrontata, abbiamo voluto fare una verifica sulle forme e sui contenuti denunciati dai consiglieri di Fratelli d’Italia.
La verifica ha dato esito positivo.
Ecco come il principale quotidiano regionale, La Gazzetta del Mezzogiorno, in generale certo non ostile al presidente e alla sua giunta, aveva dato la notizia delle nomine il 27 aprile, a firma di Massimiliano Scagliarini:
“Per mettere insieme i pezzi (650 le domande presentate) è stato necessario più di un mese, a dimostrazione della difficoltà di tenere insieme le richieste dei singoli assessori con le valutazioni tecniche. Confermati, come previsto, Vito Montanaro (dipartimento Salute e Benessere animale), Lino Albanese (Bilancio), Gianluca Nardone (Agricoltura), Aldo Patruno (Cultura) e il segretario generale della presidenza, Roberto Venneri.
Alla Comunicazione istituzionale (che gestisce finanziamenti importanti) Emiliano ha voluto un esterno, l’avvocato barese Rocco De Franchi, ex consulente della presidenza ed ex vicesindaco di Taranto che prende il posto di Antonella Bisceglia: per lei fino all’ultimo è stata cercata una soluzione diversa da quella che la vedrà tornare nei ranghi dirigenziali ordinari.
Al vecchio dipartimento della Valenzano (cui sono stati tolti i Lavori pubblici, affidati ad Albanese, e i Trasporti) va Paolo Francesco Garofoli, ingegnere, funzionario del Rischio industriale e fratello del sottosegretario alla presidenza del Consiglio, il molfettese Roberto Garofoli.
Di area «governativa» anche il nuovo direttore della Mobilità, Vito Antonacci, ex sindaco di Adelfia ed ex pupillo dell’ex presidente del Consiglio regionale, Mario Loizzo, poi passato con i bersaniani: la nomina viene infatti ricondotta all’area di influenza del ministro Roberto Speranza.
Al Welfare l’ha spuntata il giovane avvocato salentino Valentina Romano, indicata dall’assessore grillino Rosa Barone e nominata nonostante un curriculum piuttosto scarno: il gruppo Cinque Stelle (con Cristian Casili) aveva avanzato in alternativa la candidatura dell’avvocato brindisino Gianluca Budano, vicino al mondo cattolico.
Allo Sviluppo economico va Elisa Berlingerio, dirigente interna, già candidata a Bari nella lista «Con», che come previsto prende il posto del professor Domenico Laforgia (tornato all’Università di Lecce): essendosi registrate molte resistenze negli uffici, è stata fino all’ultimo in ballottaggio con la Bisceglia.
Al Personale il capo dipartimento sarà Ciro Imperio, ex segretario generale del Comune di Taranto. Al Lavoro, infine, scelta Silvia Pellegrini, già alla guida della sezione Turismo, chiesta direttamente dall’assessore Sebastiano Leo”.
Category: Costume e società, Cultura, Politica, Riceviamo e volentieri pubblichiamo