NOVITA’ EDITORIALI / ESCE PER BESA “E poi venne sera”, OTTIMO ROMANZO STORICO DI ANGELO DONNO
di Raffaele Polo______
Angelo Donno (nella foto) realizza un ottimo scritto e pubblica con Besa questo ‘E poi venne sera’ (pag. 338, 18 euro), avvincente romanzo storico che continua, in un certo senso, quanto già il bravo scrittore di Taviano ci aveva presentato con i suoi precedenti scritti, ‘Il meridiano delle stelle’ e ‘L’ultimo re’.
Donno ambienta nella nostra realtà geografica quella che fu una realtà storica ancora poco conosciuta ma certamente meritevole di essere conosciuta e ricordata. Perché, se è vero che la storia la fa chi vince, il nostro Meridione ha subito una serie incredibile di vicende e violenze che ancora oggi chiedono di essere conosciute, se non risarcite…
Del resto, è appena il caso di sottolineare che l’epopea dei Mille di Garibaldi è circondata da tanti, troppi angoli bui che si concentrano soprattutto nella lotta che, nel Sud e in particolare nelle nostre terre, viene frettolosamente definita come ‘fenomeno del brigantaggio’. È appunto su questi argomenti, fondamentali per il procedere letterario di Donno, che si dipana la vicenda di questo libro, che ha per protagonista il giovane Giulio Longo, erede di quello spirito di partigiana ‘carboneria’ che si oppone alle malversazioni dei Piemontesi.
Giulio, strenuo difensore dei diritti della sua terra e della sua gente, è il simbolo e la voce di una intera popolazione che visse in maniera drammatica l’unità d’Italia.
Donno è bravissimo, come sempre, ad intessere la vicenda, di per sé affascinante, con particolari che la legano anche alle nostre tradizioni, alla nostra realtà. E le citazioni, en passant, di Nievo che affonda con la nave nel profondo mare, portando con sé i suoi segreti (reminiscenza dello splendido ‘Il prato in fondo al mare’) e di Gioachino Toma che dipinge i Garibaldini, servono a dare più spessore ad una plausibile storia di guerriglia e di amore dove vi sono, in bella evidenza, tutti i topoi più piacevoli dei romanzi definiti ‘storici’ ma pur sempre romanzi: l’amore impossibile, l’eroe che muore nelle ultime pagine, gli invasori che sono tutti crudeli ed egoisti, la gente del popolo eterna vittima di ingiustizie e violenza.
C’è tutto, insomma, per rendere la lettura di questo ‘E poi venne sera’ di grande interesse e piacevolmente sospesa in una dimensione che lo scrittore rende piacevolissima e ricca di spunti di grande risalto.
Donno, insomma, non trascura nulla; e se pure i protagonisti della storia, innamorati da subito, debbono aspettare pagina 258 (con sviluppi a pagina 315) per essere coinvolti nel sospirato epilogo erotico, molto ben descritto, con dovizia di particolari sull’abbigliamento intimo delle donne dell’Ottocento, bisogna considerare che, allora, era proprio così…
E che queste storie, romanzate ma vicine, vicinissime alla realtà, dovrebbero essere maggiormente conosciute soprattutto dai giovani che, di quel periodo, poco o nulla sanno di ciò che avvenne nella nostra terra.