OPERAZIONE DELLA GUARDIA DI FINANZA DEL COMANDO PROVINCIALE DI LECCE CONTRO IL GIOCO ABUSIVO

| 26 Marzo 2021 | 0 Comments

(e.l.)______Questa mattina militari del Gruppo Investigativo del Comando Provinciale della Guardia di Finanza hanno eseguito tre ordinanze di custodia cautelare, emesse dal gip del Tribunale di Lecce, a conclusione di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di un’organizzazione operante nel mercato del gaming e del gioco d’azzardo legale ed illegale nelle province di Lecce e Taranto, che – secondo gli inquirenti – gestiva slot machines, videopoker e la raccolta di scommesse per eventi sportivi, fatte confluire sulle piattaforme informatiche di bookmaker stranieri.

Sono stati arrestati e posti ai domiciliari due fratelli di Nardò, Giovanni Francesco Rizzo, 58 anni, e Pantaleo Salvatore Rizzo, 53 anni; alla sorella Maria Teresa Rizzo, 55 anni, è stato imposto l’obbligo di dimora nel comune di residenza. Le accuse sono di associazione a delinquere, frode informatica, esercizio abusivo di gioco d’azzardo.

 

Nella ricostruzione degli inquirenti, avevano costituito un sistema economico illegale nel mercato della raccolta di scommesse e gioco d’azzardo, noleggiando e distribuendo in numerosi locali pubblici  apparecchiature elettroniche da intrattenimento, alcune delle quali alterate nel software delle schede di gioco ed altri dispositivi denominati “totem” riproducenti il gioco illegale del videopoker, ovvero, ancora, idonei a consentire l’accesso a giochi e scommesse a distanza offerti da soggetti privi della necessaria concessione dei Monopoli di Stato, in totale evasione delle previste imposte e di tutte le regole di mercato idonee a garantire la correttezza e legalità del gioco.

Sempre secondo le accuse, i tre fratelli, insieme ad alcuni complici (ci sono altre persone indagate a piede libero) gestivano il gioco d’azzardo anche attraverso slot machine “taroccate”, cioè appositamente manomesse per interrompere i flussi telematici di comunicazione ai Monopoli di Stato, sottraendo in questo modo gli ingenti guadagni all’imposizione dovuta al fisco  sull’ammontare delle giocate realizzate dai singoli dispositivi elettronici.

Molte di queste apparecchiature sono state sequestrate durante l’operazione di questa mattina.

 

Category: Cronaca

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