IL CASHBACK DEI POVERI
di Raffaele Polo______
Non entro, per partito preso, nelle polemiche su argomenti che hanno a che fare con la politica…. Sì, lo so che l’uomo è uno ‘zoon politikon’, ce lo ha insegnato con insistenza il professore di Italiano del Liceo, era fissato (a dir poco…) con l’impegno e il ‘senso storico’ che, per lui, voleva dire soltanto andare d’accordo con le sue idee. Che tutte sbagliate non erano: ma provate voi a voler imporre a un adolescente le vostre idee con la forza. Quello verrà su con una chiara ideologia opposta e verificherete che non avete capito nulla degli adolescenti e avete causato un grave danno alla Causa.
Quale causa?
Ma la vostra, naturalmente. Perché tutti abbiamo una Causa, ben riposta dentro di noi. Un sentimento che rimane lì, anche a prova di disillusioni cocenti e magari di aperte sconfessioni…
(Si, oggi siamo sul moralismo sociale, è sicuramente l’effetto Covid e poi, ogni tanto bisogna essere un poco seri, no?)
Perciò, decidemmo la non partecipazione intellettuale in tempi remoti, quando compravamo ‘Il Borghese’ e lo inserivamo ne ‘L’Espresso’ perché del primo ci piacevano le pagine centrali a colori e gli articoli di Gianna Preda. E del secondo ci piaceva la copertina e poi un po’ tutte le rubriche. Anche ‘Epoca’ ci piaceva, leggevamo subito l’editoriale di Ricciardetto e poi tutti i pezzi di Vittorio G. Rossi… eh, solo chi ha passato la sessantina, può capire di cosa parliamo.
Allora, si diceva che non vogliamo entrare nel merito politico di qualsiasi argomento. Ed è difficilissimo perché oggi, più che nel passato, tutto viene ‘politicizzato’ e ci ritroviamo ad essere di ‘destra’ o ‘di sinistra’ magari perché per noi quel gol era in fuorigioco e andava annullato…
Così, però, ci va di affermare che il ‘cashback’ di stato ci piace e ci gratifica. Ogni volta che facciamo la spesa, alla fine tiriamo fuori il bancomat e il telefonino. Dal telefonino prendono i darti per la ‘Lotteria’, che non vinceremo mai, ma bisogna pur tentare. E col bancomat, totalizziamo un sicuro risparmio. Il 10 per cento della spesa che nessun altro ci dà…
Vedete, per un pensionato monoreddito monopensione monotutto, è piacevole e confortante pensare, usciti dal supermercato, che ‘oggi ho risparmiato un euro, incredibile. E c’erano pure le offerte…’ Ti senti meglio, come se avessi risolto tutti i tuoi problemi economici… Per non parlare, poi, del pieno di benzina o gasolio per l’auto. Che già giriamo in lungo e in largo per trovare il distributore meno caro. E, adesso, si aggiunge questo provvidenziale cashback che ci restituisce l’equivalente di uno o più litri…
Sì, dobbiamo aspettare a luglio, per riscuotere massimo 150 euro. Ma sarà una grande soddisfazione, un regalo inaspettato che finalmente qualcuno ci fa. Perché va bene aiutare chi ha problemi di lavoro, i disoccupati, i commercianti, i professionisti, i militari, insomma tutti coloro che sono colpiti dal momento di difficoltà economica. Ma in questo turbinio di ‘ristori’ a noi non tocca proprio nulla. Nulla di nulla. E allora, anche quei pochi centesimi recuperati dalla spesa giornaliera, servono a farci sentire che ‘il grande Fratello’ pensa anche a noi. Poco, pochissimo, ma ci pensa.
E se qualcuno afferma, giustamente, che quelli sono soldi sprecati, andrebbero utilizzati per chi più ha bisogno, vogliamo sommessamente dire che no, per carità, non ci togliete anche quello, il piacere di fare la spesa e risparmiare qualcosa.
Oltre al ‘pane del giorno prima’ e alla merce in scadenza al 30 e 50 per cento….
Category: Costume e società, Cronaca