‘IMPLEMENTARE I SERVIZI DI RILASCIO CERTIFICATI’

| 27 Febbraio 2021 | 0 Comments

Riceviamo e volentieri pubblichiamo. Il consigliere comunale della lista Congedo Sindaco, Andrea Pasquino (nella foto), ci manda il seguente comunicato______

“IMPLEMENTAZIONE DEL SERVIZIO DI RILASCIO DEI CERTIFICATI ANAGRAFICI ATTRAVERSO I CAF, LE EDICOLE, LE RIVENDITE DI TABACCHI E RICEVITORIE

In data odierna ho provveduto a protocollare una mozione, che sarà discussa in Consiglio Comunale, avente ad oggetto “L’IMPLEMENTAZIONE DEL SERVIZIO DI RILASCIO DEI CERTIFICATI ANAGRAFICI ATTRAVERSO LE EDICOLE, I CAF, LE RIVENDITE DI TABACCHI E RICEVITORIE”

 

In una logica di efficacia ed efficienza dell’azione amministrativa e di miglioramento dei servizi in favore degli utenti, il Comune di Lecce potrebbe attivare forme di collaborazione con edicole, CAF, rivendite di tabacchi e ricevitorie, per l’ampliamento dei punti di rilascio delle certificazioni anagrafiche (Stato di famiglia, Residenza, Matrimonio, Nascita, ecc.), tramite la stipula di apposite convenzioni, al fine di garantire il maggior decentramento possibile dei servizi anagrafici e rendere più efficienti i servizi erogati alla collettività ed in particolare agli utenti con maggiore difficoltà di accesso ai sistemi informatici.

 

L’abilitazione delle edicole, dei CAF e dei tabaccai al rilascio di certificati anagrafici, presso i locali dei propri esercizi commerciali, consentirebbe di costituire una rete capillare di punti autorizzati dove il cittadino può svolgere velocemente alcune operazioni, senza doversi recare di persona agli sportelli comunali, riducendo così anche il rischio di assembramenti presso gli sportelli dell’Anagrafe, in una fase della pandemia che richiede ancora molta prudenza e responsabilità. In questo modo chi ha bisogno di un certificato anagrafico (come quelli di residenza, di cittadinanza, di nascita, lo stato di famiglia e altri) potrà richiederlo all’edicola o alla tabaccheria più vicina a casa.

 

Tale iniziativa, già applicata con successo da molti altri comuni italiani (a titolo esemplificativo ma non esaustivo: Milano, Roma, Firenze, Torino, Modena, Bari etc), consentirebbe inoltre di agevolare e alleggerire il lavoro degli uffici comunali che si trovano attualmente in forte sofferenza a causa della carenza di organico dovuto ai numerosi pensionamenti e dell’impossibilità di assumere nuovo personale. Alla carenza di organico occorre aggiungere le difficoltà dovute alla pandemia e alle restrizioni introdotte per contrastare il contagio. Fattori che, per forza di cose, hanno complicato ulteriormente l’accesso dei cittadini ai servizi. Le edicole e le rivendite di tabacchi e ricevitorie anche su questo fronte, si confermano la scelta giusta come front office sul territorio, essendo attività rimaste aperte anche durante il periodo di lockdown più severo.

 

Questa forma di collaborazione tra il Comune e le edicole è contemplata dalla legge 96 del 21 giugno 2017, che prevede all’art. 64 bis comma 4, che “i punti vendita della stampa quotidiana e periodica esclusivi, possono svolgere l’intermediazione di servizi a valore aggiunto, a favore delle amministrazioni territoriali, fermi restando gli eventuali vincoli autorizzativi previsti, per tali attività e servizi ulteriori, dalla normativa vigente”.

 

In ambito nazione sulla base della citata legge l’ANCI e della FIEG (Federazione Italiana Editori Giornali) hanno sottoscritto nell’ottobre 2017 un protocollo di intesa il cui obiettivo principale è la promozione di iniziative volte a favorire l’avvicinamento dei cittadini alla stampa e alla lettura dei quotidiani, anche attraverso il rinnovamento del ruolo delle edicole, che stanno risentendo della crisi generale che sta attraversando l’editoria quotidiana e periodica;

 

In particolare, per rivitalizzare le edicole, una delle azioni previste dal richiamato Protocollo consiste nel favorire l’ampliamento delle categorie merceologiche e dei servizi offerti al pubblico da parte delle edicole, nonché nella possibilità di svolgere l’intermediazione di servizi a valore aggiunto a favore delle amministrazioni territoriali; Tra questi servizi il citato Protocollo individua i servizi anagrafici decentrati per il rilascio dei certificati comunali, in maniera tale da rendere le edicole veri e propri “centri di servizi al cittadino”; prospettiva che si pone in linea con le previsioni della Legge 21 giugno 2017 n° 96.

Category: Cronaca, Politica, Riceviamo e volentieri pubblichiamo

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