IL MOSTRO CONTINUA AD AVVELENARE E AD UCCIDERE

| 21 Febbraio 2021 | 0 Comments

(g.p.)______Tar di Lecce, Consiglio di Stato a Roma; Corte d’Assise a Taranto; Corte Europea dei Diritti dell’Uomo a  Strasburgo: ancora niente di risolutivo. Sempre a Roma ieri i nuovi ministri del “governo dei migliori” Giancarlo Giorgetti e Andrea Orlando con i sindacati confederali mediano gli interessi dei padroni, nella fattispecie la multinazionale indiana.

Intanto…

Intanto l’associazione “Genitori Tarantini” nella tarda serata di ieri ha pubblicato sulla sua pagina Facebook la foto che riproduciamo, in un post in cui scrive: “Alle 21,47 questo è il cielo di Taranto.
Come genitori ci chiediamo cosa stanno rischiando i nostri figli nel respirare quei fumi.
Basterà sbarrare le finestre? I fumi sono visibili da Pulsano!!”.

 

Poi, ne fa un altro, e scrive: “Ci volevano nascondere al resto del mondo; le vie che portavano a noi volevano cancellarle, per non fare sapere. Volevano zittirci e soffocare le nostre bellezze con il bisogno, e dividerci per il lavoro. Censurare, deriderci, e soffocare ogni tentativo di ribellione e di bellezza. Era il testimone che si passarono di mano in mano, decretando, ognuno di loro, la nostra fine e la fine del nostro territorio. Taranto, la città bella, meravigliosa a cui nessun uomo e nessuna donna riesce a stare lontano per troppo tempo, ammaliatrice e disarmata, perché pacifica e sorniona. Stupenda la luce, meraviglioso il porto, confinato ad accogliere veleni; un paradiso in terra, trasformato in inferno.
I tarantini, che superando gli amati confini diventano luce, e ognuno di loro struggentemente la ama, anche se lontano”, per accompagnare la condivisione di un dipinto, intitolato “L’indifferenza”,  un’opera della già nota artista torinese Carmelinda Petraroli.

 

Sempre ieri sera e sempre tramite Facebook, Pascal Pezzuto, di Lecce, direttore artistico
presso Khàrisma Cineproduzioni e segretario nazionale presso Cisal, sindacato arte cultura spettacolo, ha avuto un sogno: “BOMBARDATA L’ILVA DI TARANTO: È UN FILM CHE SI POTREBBE FARE. TITOLO HEROIC MISSION. AUTORE PASCAL PEZZUTO.
Sul calar della sera, da una portaerei battente bandiera italiana, ancorata a poche miglia da Taranto, decollano due cacciabombardieri.

Giunti nel cielo che sovrasta l’acciaieria Ilva, denominata fabbrica della morte per i tanti decessi causati dai suoi fumi, i piloti ricevono l’ordine di sganciare non essendoci in loco presenze umane. Il mostro d’acciaio viene raso al suolo con una precisione chirurgica.

L’indomani, però, il comandante della legione aerea è arrestato e processato per direttissima, pur non avendo la missione provocato vittime. Intanto, sulle ceneri dell’Ilva sorgono tantissime attività, tra cui l’industria cinematografica in memoria del famoso divo internazionale Rodolfo Valentino, nato in provincia di Taranto.

Col passar del tempo, i lavoratori impegnati nella rinascita della città risultano dieci volte in più rispetto a quelli della defunta fabbrica. Trascorsi due anni dalla riuscita operazione militare, il comandante è assolto perché il fatto non costituisce reato, avendo egli agito in legittima difesa dei cittadini. E vissero tutti felici e contenti”.______

LA RICERCA nel nostro ultimo articolo sulla questione, del 13 febbraio scorso

IL MOSTRO CONTINUA AD AVVELENARE E AD UCCIDERE, ADESSO PERO’ I GIUDICI DEL TAR DI LECCE HANNO MESSO NERO SU BIANCO CHE VA CHIUSO. ALLA MULTINAZIONALE RIMANE SU QUESTO FRONTE AMMINISTRATIVO SOLO IL RICORSO AL CONSIGLIO DI STATO. FORSE L’ULTIMO DESIDERIO DI FEDERICO STA PER REALIZZARSI

 

Category: Cronaca, Cultura, Politica

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