“Costruiamo l’opposizione sociale al governo Draghi”
(Rdl)______Casa del Popolo Silvia Picci annuncia per domani, sabato 20 febbraio, alle 17.00, a Lecce, davanti al Teatro Apollo, un presidio contro il nuovo governo Draghi.
Qui di seguito il testo della presentazione dell’evento su Facebook, e il comunicato stampa.______
Dipinto come l’uomo della provvidenza, osannato come il salvatore della patria, protetto da un coro politico e giornalistico unanime, Draghi ha avuto gioco facile a formare un governo con una manciata di tecnocrati fedeli ai mercati e in nome della più classica spartizione politica.
Il golpe bianco, orchestrato sulle ceneri di una rappresentanza politica erosa e indebolita dal trasformismo e dai drammatici effetti sanitari, economici e sociali della pandemia, ha certificato il fallimento di una classe politica incapace, consegnando il paese nelle mani di Draghi, ovvero di chi più di ogni altro rappresenta gli interessi delle grandi imprese, delle banche e della finanza italiana ed europea, chiamato a gestire per loro conto la valanga di miliardi del Recovery Fund.
Ecco quindi un governo dove la tecnocrazia liberista confindustriale si unisce agli zombi della politica, dove torna la destra senza neppure la fatica di raccogliere voti.
Un governo maschilista e a trazione nordista, che lascia il Sud alle mafie.
Un governo dove la transizione ecologica è affidata all’industria militare e i diritti di autodeterminazione saranno negati da chi rappresenta posizioni oscurantiste e di negazione della laicità.
Un governo nato sull’onda dell’emergenza sanitaria e che invece non ha dedicato un solo momento della sua costruzione all’affrontarla, mentre mancano i vaccini e la pandemia imperversa.
Il “governo dei migliori” tanto acclamato, altro non è che un progetto delle élites, che ha nel suo DNA tutte le disuguaglianze e le discriminazioni che segnano da decenni il nostro paese.
Ancora una volta restano esclusi e senza voce gli interessi delle classi popolari e il rischio che si prospetta è quello di una nuova stagione di privatizzazioni, di attacco ai diritti del lavoro e al welfare.
Non si può rimanere in silenzio.
Bisogna mobilitarsi e costruire insieme l’opposizione politica e sociale a questo governo.______
Costruiamo insieme l’opposizione sociale al governo Draghi.
COSTRUIAMO:
Partendo apparentemente quasi da zero. Ma c’è tutta una storia che in un passato anche recente ci ha tirato fuori dalle barbarie più nere (nelle quali, nella forma diversa in cui si presentano oggi, stiamo ri-precipitando). Quella storia qualcosa ha sedimentato. Usiamo questi sedimenti come mattoni e costruiamo una vita degna di essere vissuta per noi e i nostri figli. Un lavoro molto impegnativo, ma indispensabile per evitare gli esiti catastrofici a cui certamente arriveremo proseguendo nella direzione attuale.
INSIEME:
Non è necessario essere totalmente d’accordo su tutto, anche perché questo risultato non si ottiene neanche con la clonazione. La volontà di costruire un mondo sano si manifesta in mille modi diversi nelle diverse persone libere. Ma la volontà è la stessa: partiamo da questa nel lavorare insieme. Costituiamo un comitato per l’opposizione sociale.
L’OPPOSIZIONE SOCIALE:
Non il ribellismo individuale. Neanche l’appoggio a dei furbastri, suonatori di flauti magici che fanno finta di essere contro per “capitalizzare” consensi elettorali. Dobbiamo costruire una rete di protezione, con tutti i diversi “fili” connessi e intrecciati in modo da formare una struttura resistente. E dobbiamo costruire anche una fabbrica di idee e di strumenti organizzata per costruire un mondo diverso, un mondo per noi, per la vita delle nostre comunità.
AL GOVERNO DRAGHI:
Espressione dei poteri forti, delle grandi banche, dei grandi speculatori internazionali. Globalizzati. Che ci vogliono tutti automi, robot senza volontà, polli di allevamento in batteria, “consumatori” in un mondo totalmente artificializzato e mercificato, in cui non esistono diritti ma “opportunità” ottenibili soltanto pagando. In un mondo in cui non esistono persone, esseri umani, uniti insieme socialmente in comunità, ma “stakeholders”, portatori di interessi in conflitto egoistico continuo. In un mondo, il loro mondo, nel quale non vale la pena di fare finta di vivere. Noi, al contrario, vogliamo costruire un mondo sano, umano, in comunità solidali. Un mondo dove sia possibile vivere per davvero.______
LA RICERCA nel nostro articolo di ieri