CASA LECCE / PRESENTATO CHRISTIAN MAGGIO
di Mattia Ala_______
Questa mattina il Lecce ha presentato l’ultimo acquisto della campagna invernale di calciomercato, l’esperto terzino Christian Maggio, prelevato dopo il grave infortunio patito da Adjapong.
Vediamo le sue parole, dopo l’introduzione di Pantaleo Corvino:
CORVINO: “Prima di presentare Christian, vorrei darvi una comunicazione di servizio. Preciso che non ho mai detto che Pettinari è fuori rosa, semplicemente che non rientra nei nostri piani futuri. Pertanto ora è a disposizione dell’allenatore.
Christian lo conosco bene, sia come calciatore che come uomo. Ha una grande esperienza, ci darà una mano”.
MAGGIO (nella foto, insieme a Corvino, durante la conferenza stampa di oggi, su gentile concessione della Società, © U.S. Lecce):
SCELTA LECCE: “Sono molto contento di essere a Lecce, e in particolare di rivedere Corvino. Vengo nel Salento con grande motivazione, nonostante l’età ho la voglia di un ragazzino. Questa è una società ambiziosa, come piace a me del resto, che sta investendo tanto sui giovani, spero di raggiungere grandi obiettivi qui”.
INCROCI CON I SALENTINI IN PASSATO: “Ho incrociato tante volte il Lecce in passato, è sempre stata una squadra molto tosta e difficile da affrontare, con grandi giocatori”.
PRIME IMPRESSIONI SULLA SQUADRA: “Ho visto già qualche gara del Lecce, perchè ci gioca il mio amico Massimo Coda. La B è un campionato difficile, bisogna fare bene partita dopo partita. Sono convinto che questa squadra abbia tutte le carte in regola per fare una bellissima figura”.
NUMERO DI MAGLIA: “Ho indossato il numero 11 per una vita, ma qui non è disponibile. Così ho scelto il 2, che avevo quando ero ragazzino”.
CORINI: “Ricordo di aver affrontato il mister da giocatore quando era al Chievo, era un grande giocatore. Sono contento di averlo ritrovato qui a Lecce”.
RAPPORTO CON I GIOVANI: “Mi piace lavorare con i giovani. Quando ero alle prime armi, i più grandi per stimolarmi mi insultavano. Adesso che l'”anziano” sono io, cerco di avere un rapporto diverso coi giovani, dando loro un appoggio e una parola di conforto nei momenti di difficoltà”.
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