RICOMINCIATO IL PROCESSO CONTRO I VERTICI TAP

| 29 Gennaio 2021 | 0 Comments

CON L’UDIENZA DI QUESTA MATTINA NELL’AULA BUNKER DI BORGO SAN NICOLA E’ RICOMINCIATO IL PROCESSO CONTRO I VERTICI TAP. ECCO CHE COSA E’ SUCCESSO

di Chiara Evangelista______

Sono le ore 9.40 quando il giudice monocratico Silvia Saracino fa il suo ingresso nell’aula bunker di Borgo San Nicola a Lecce (nella foto) per celebrare il processo ai vertici Tap, iniziato, dopo alcuni rinvii, l’11 settembre 2020 in via De Pietro e giunto solo oggi, dopo ulteriori rinvii, alla seconda udienza.

Le accuse mosse dalla Procura nei confronti della Società Trans Adriatic Pipeline Italia e dei suoi vertici sono quelle di deturpazione di bellezze naturali, danneggiamento, violazione del testo unico in materia edilizia e inquinamento idrico nella costruzione del gasdotto.

 

L’oggetto preliminare dell’udienza odierna è stato perlopiù la presentazione del contenuto dell’atto di costituzione di parte civile.

 

Tra voci attutite e smorzate dall’uso delle mascherine in aula, gli avvocati che assistono il Comune di Lecce, di Corigliano d’Otranto e di Lizzanello hanno provveduto a esplicitare le ragioni che hanno portato alla costituzione di parte civile degli enti territoriali.

 

<<Danni oltre il danno ambientale. Si tratta si perdita di valore dei terreni, di perdita del contesto paesaggistico>> – ha precisato l’avvocato Renata Minefra in difesa del Comune di Lecce. Nell’atto di costituzione di parte civile infatti è stato chiesto il risarcimento dei danni patrimoniali e non.

L’avvocato Ladislao Massari ha sottolineato il fatto che la richiesta di riapertura delle indagini sia stata su iniziativa dei sindaci di Corigliano d’Otranto e di Lizzanello, suoi assistiti, sebbene legittimato a chiedere il risarcimento per i danni ambientali sia il Ministero dell’Ambiente, che tuttavia NON si è costituito parte civile. Su questo aspetto avrebbe fatto leva la difesa poco dopo.

 

Una volta depositate le costituzioni di parte civile, ha preso la parola il pm Alessandro Prontera che ha richiamato le disposizioni del codice ambientale violate di cui è accusata la progettazione Tap.

 

I difensori degli imputati hanno replicato evidenziando come gli enti territoriali non siano titolari ad agire per il danno ambientale poiché la legittimazione a chiedere il risarcimento spetterebbe al Ministero dell’Ambiente che, ribadiamo, non si è costituito parte civile nel processo, a differenza della Regione Puglia. Dunque gli enti territoriali, a detta della difesa, non potrebbero costituirsi parte civile.

<< Evitiamo che questo processo diventi “una passerella”. Il fatto che il Ministero abbia deciso di non costituirsi parte civile vuol dire che non sussiste il danno ambientale sostenuto dalla Procura>> – ha sostenuto uno degli avvocati della difesa.

 

L’udienza è stata quindi sospesa intorno alle ore 13.00, per permettere al giudice di decidere in merito alla costituzione delle parti civili.

Daremo conto degli aggiornamenti qui di seguito appena possibile.______

AGGIORNAMENTO DELLE ORE 18.30. Il giudice ha deciso di ammettere tutte le parti civili che si sono costituite, ad eccezione dell’associazione Vas, Verdi Ambiente e Società.

Silvia Saracino ha anche comunicato la prossima udienza, fissata per il 9 aprile: il processo riprenderà quindi con le terza udienza in tale data, e proseguirà il 16 e il 23, sempre di aprile, e sempre con l’audizione dei testi del pm.______

LA RICERCA nel nostro articolo dell’11 settembre scorso

E’ INIZIATO QUESTA MATTINA AL TRIBUNALE DI LECCE IL PROCESSO A CARICO DEI VERTICI TAP E DEGLI ALTRI ESECUTORI DEI LAVORI DEL GASDOTTO. ECCO TUTTO QUELLO CHE E’ AVVENUTO IN QUESTA PRIMA UDIENZA

 

Category: Cronaca, Politica

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