LA RASSEGNA FILOSOFICA DELL’UNISALENTO / LA LEZIONE DELLA PROFESSORESSA DANIELA DE LEO: CREATIVITA’ CRITICA PER PERMETTERE AGLI STUDENTI DI SOGNARE COSTANTEMENTE COSE STRAORDINARIE
di Mariangela Rosato______
Ieri si è svolto ieri on line l’ottavo seminario della Rassegna itinerante dal titolo “Filosofica-mente, Riflessioni sul Pensare e sull’Agire”, un ciclo di incontri inerenti il tema “Uomo e Civiltà” organizzato dal Dipartimento di Filosofia dell’Università del Salento. Ad intervenire è stata Daniela De Leo (nella foto), attualmente professore aggregato per gli insegnamenti in Filosofia Teoretica e fondamenti filosofici delle discipline pedagogiche.
Il tema affrontato è quello della cittadinanza e delle sue sfumature di significato, con un occhio di riguardo alla nascita e all’evoluzione che ha conosciuto l’insegnamento della cittadinanza nel sistema scolastico. Tale disciplina va, secondo la professoressa, inserita in degli “orizzonti di senso”, intesi come lo spazio di sviluppo della pedagogia della cittadinanza: “l’insegnamento della cittadinanza, così come qualsiasi altro insegnamento ha come finalità quella di far sviluppare delle competenze ai propri studenti, ossia creare una combinazione di conoscenze, abilità e atteggiamenti”.
Nel programma dell’insegnamento della cittadinanza diventa importante portare lo studente ad interrogarsi anche sulla normativa che ha istituito tale insegnamento e a capire quanto lo stesso possa essere strategico nella formazione personale.
La professoressa fa cenno ad una serie di testi di natura europea tra cui la raccomandazione europea del 2018 per le competenze chiave per l’apprendimento permanente la quale annovera al sesto posto la competenza in materia di cittadinanza. Da ciò deriva la necessita di articolare insegnamenti legati alla cittadinanza non soltanto sulla Costituzione italiana, ma anche su altri supporti: “l’insegnamento della cittadinanza è un insegnamento chiave per la formazione dello studente in quanto gli permette di sviluppare quella che chiameremo ‘creatività critica’ facendo in modo che lo studente possa interrogarsi sull’etica dell’essere cittadino attivo e responsabile.”
In questo percorso di formazione e di avvicinamento dello studente alla cittadinanza e alla Costituzione, la filosofia occupa un posto centrale e ci fornisce una serie di immagini capaci di chiarirci cosa si intenda per creatività critica, ossia, riprendendo la frase di Nietzsche, “vivere, vedere, ascoltare, sospettare, sperare e costantemente sognare cose straordinarie”. E cosa significa il pensare cose straordinarie se non, come ha ben affermato la professoressa, “la possibilità di prefigurare mondi possibili e di cambiare strutture e situazioni. Vedere cose straordinarie in cose ordinarie, quello che in fondo si nasconde nella genialità. Bisogna quindi fornire al nostro studente un substrato educativo perché questa genialità possa scoccare e perché lo studente possa capire cosa si intende per rappresentanza”.
Il dialogo con i filosofi, quindi, consente allo studente di capire cos’è l’agire in società in qualità di cittadino, cosa significa prendere parola, cosa significa appartenere ad una comunità di individui. “E’ importante per questo – conclude la professoressa De Leo – guidare lo studente a vedere nella cittadinanza una situazione narrativa nella quale può conoscere e riconoscersi. In sintesi, bisognerebbe condurre lo studente a capire che la cittadinanza non è uno spazio astratto, ma un luogo storico e politico costruito dagli uomini con il fine di aspirare al raggiungimento della vita compiuta”.