L’ALLARME DI IERI A MELENDUGNO. TAP CONFERMA: “Nessun pericolo, era solo un’esercitazione interna”. MA IL PROFESSOR MICHELE CARDUCCI INVIA UNA DIFFIDA LEGALE E TORNA ALLA CARICA PER AVERE VECCHIE E NUOVE INFORMAZIONI NEGATE. GLI ALTRI COMMENTI
(Rdl)______Aggiornamenti sulla vicenda del falso allarme a Melendugno (nella foto, una veduta della frazione di Borgagne).
Nella serata di ieri, ci è giunta in redazione tramite mail una precisazione di Tap, che qui di seguito pubblichiamo integralmente:
Con riferimento agli avvenimenti di stamani nei pressi del Terminale di Ricezione del gasdotto, in località Masseria del Capitano, TAP conferma che nessuna situazione di pericolo o potenziale allarme si è venuta a determinare nell’impianto e che si è trattato esclusivamente di un’esercitazione antincendio interna al sito stesso. Questa prassi rientra nell’ambito del piano di emergenza ed evacuazione dell’impianto e viene attuata secondo le disposizioni vigenti, con l’obiettivo di formare il personale interno a gestire al meglio eventuali situazioni di pericolo.
Questa mattina il professor Michele Carducci, docente di diritto costituzionale comparto e diritto climatico presso l’Università del Salento, in qualità di responsabile della Rete Legalità per il Clima, ci manda una diffida inviata a Tap, eccone il testo:
OGGETTO: diffida cittadina a informare sulle modalità di
gestione delle esercitazioni antidisastri da parte della Società
TAP all’interno del PRT di Melendugno (Lecce)
Il sottoscritto Michele Carducci (michele.carducci@pec.it), in nome proprio e per
conto dei cittadini e delle associazioni che più volte si sono rivolte a codesta Società
con precedenti richieste, rimaste costantemente inevase,
in qualità di titolari del diritto all’informazione sulla portata della propria
esposizione passiva a situazione di pericolo,
considerato quanto occorso e reso noto dalla stampa in data odierna (24 gennaio
2021)
diffida
codesta Società a fornire, entro e non oltre 7 giorni dal ricevimento della presente,
risposte allo scrivente sulle seguenti 8 domande dei cittadini:
1. – il PRT è già interamente funzionante in tutte le sue componenti e per tutti i suoi
processi produttivi di situazioni di pericolo per la popolazione locale?
2. – se il PRT non è già interamente funzionante in tutte le sue componenti e i suoi
processi produttivi di situazioni di pericolo per la popolazione locale, quali sono
componenti e processi già funzionanti?
3. – le esercitazioni odierne di evacuazione hanno avuto ad oggetto fasi di collaudo o
fasi di funzionamento del PRT?
4. – in ogni caso, quale situazione di pericolo hanno simulato?
5. – la situazione di pericolo simulata quali effetti di rischi o pericolo contempla e
quali procedure di avviso e coinvolgimento della popolazione locale comporta?
RETE LEGALITÀ PER IL CLIMA
www.giustiziaclimatica.it
Prof. Avv. Michele Carducci
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6. – quali autorità locali sono state avvisate per lo svolgimento di tali simulazioni
interne?
7. – quali autorità locali e con quali modalità dovranno essere avvisate per lo
svolgimento di simulazioni esterne?
8. – per quando sono programmate le prove di evacuazione dei paesi circostanti
l’impianto?
Avvisa sin d’ora
che, in caso di persistente silenzio, si procederà per le vie legali, consentite
dall’ordinamento italiano a tutela dei diritti fondamentali della persona umana.
Distinti saluti.
f.to Prof. Avv. Michele Carducci______
Quanto alle “precedenti richieste rimaste inevase” richiamate dal professor Carducci, ce n’è traccia nel nostro articolo del 18 novembre scorso
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Sempre questa mattina, il segretario del Partito Comunista per la provincia di Lecce Andrea Scarpa ha diffuso il seguente comunicato:
In mattinata, un forte allarme con una voce registrata in Italiano ed in Inglese è partito dagli altoparlanti del terminale di ricezione del gasdotto Tap a Melendugno.
Tanti i cittadini allarmati che si sono subito rivolti ai numeri di emergenza, ma si sarebbe trattato di una semplice esercitazione della quale però il Comune non era stato avvertito.
Il consorzio Tap sembrerebbe fare un pò quel che gli pare, forte anche del supporto dell’Unione Europea, un organo istituzionale dei monopoli privati, contro le proteste ed i dubbi dei cittadini e delle autorità locali.
Fa altrettanto riflettere l’affermazione che l’esercitazione ha “l’obiettivo di formare il personale interno a gestire al meglio eventuali situazioni di pericolo.” quando ci avevano rassicurato che non ci sarebbe stato alcun pericolo per la popolazione e per l’ambiente.
Il parere del nostro Partito continua ad essere negativo nei confronti di un’opera che, al contrario di altre che vorremmo, è ideata dalle multinazionali per le multinazionali e non porterà alcun beneficio alla maggioranza della popolazione italiana.
Il gasdotto, come il gas, non si fermerà certo in Puglia ma dovrà raggiungere il Nord Europa e ciò pone diversi quesiti sui possibili pericoli ed i costi per il popolo ed il territorio Italiano da Sud a Nord, quesiti che abbiamo esplorato nel seguente articolo sul nostro organo stampa:
https://www.lariscossa.info/litalia-pensa-investire-sullennesimo-gasdotto/
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LA RICERCA nel nostro articolo di ieri