(Rdl)_______Un’ora fa il Comitato No Tap ha diffuso tramite social il seguente comunicato:
+++ALLARME GENERALE!! ANZI NO È UN ESERCITAZIONE+++
In questa domenica mattina la ridente cittadina turistica di Melendugno si sveglia con un allarme incendio sparato a tutto volume dal PRT della centrale TAP.
Tra le case che attorniano l’impianto e le persone che fanno footing nelle strade tra Calimera , Melendugno, Vernole e Castri, scoppia il panico.
Solo dopo che il tam-tam dei social ha iniziato a far viaggiare la notizia, Tap si è “preoccupata” di avvisare, attraverso le testate giornalistiche, che si trattava di una esercitazione interna al PRT.
Ovviamente Tap non si preoccupa di avvisare la popolazione di una possibile esercitazione, perché, tanto, che gliene importa a loro se la gente si allarma? Che gli interessa a Tap se i cittadini sono terrorizzati da quel mostro che incombe sulle loro vite?
Ma, a ben vedere, è l’occasione giusta per ribadire la mancanza delle minime norme di sicurezza in questo progetto: quando verranno fatte le prove di evacuazione dei paesi? Cosa si sa delle autorizzazioni che dovrebbero rilasciare i pompieri in fase di collaudo? E se stanno ancora facendo prove di evacuazione interne, non viene a nessuno il sospetto che il PRT possa essere ancora in fase di collaudo e non ancora funzionante?
In molti oggi si sono chiesti dove sono i punti di raccolta, in tanti si sono chiesti anche in che direzione andare per un’eventuale evacuazione.
A prescindere dalla veridicità dell’allarme odierno, dove è la chiarezza in merito alle norme di sicurezza?
Be’, se questo allarme fosse stato vero, probabilmente per le centinaia di persone intorno a TAP sarebbe stato un pericolo dettato dalla mancanza di un piano d’emergenza.
Ad oggi, possiamo dedurre solo una cosa: visto il panico, la mancanza di comunicazione e le tempistiche di reazione, l’esercitazione è miseramente fallita.______
PRECISAZIONE DA PARTE NOSTRA, ore 14.oo: Tap non ha inviato nessun avviso e/o comunicato ai mass media.______
INTERVISTATO DA TELERAMA, IL SINDACO DI MELENDUGNO (nella foto, il centro del paese) MARCO POTI‘ HA DICHIARATO QUANTO SEGUE:
“La società deve comunque avvertire i vigili urbani, il Comune, come autorità di protezione civile, o i vigili del fuoco dello svolgimento di tali esercitazioni che possono procurare allarme e paura sociale. questo dimostra ancora una volta quanto sia incompatibile un impianto di quella portata e di quelle caratteristiche a poche centinaia di metri dalle abitazioni di quattro comuni.
A tutti coloro che parlano di ristori vorrei far vivere i momenti di terrore che ha vissuto la mia comunità questa mattina”.
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