NOVITA’ EDITORIALI / CHE MAGNIFICA STORIA E’ LA VITA. IL RACCONTO DEGLI INCONTRI DI FRANCO PETRACHI

| 21 Gennaio 2021 | 0 Comments

di Raffaele Polo______

Un po’ come Forrest Gump, il bravo Franco Petrachi (nella foto), onnipresente in tutti gli avvenimenti culturali e di gossip del nostro Salento, pubblica un libro di memorie, di suoi ricordi, percorrendo non solo lo spazio degli ultimi cinquant’anni, ma offrendo anche uno spaccato delle attività  che le imprese più conosciute continuano a realizzare nel nostro indotto.

Il libro ha un titolo che è tutto un programma e sintetizza perfettamente la vera essenza del Nostro:

#MaCheStoriaFrank  0.20.40.60. …  Incontri & storie vere! From The Best Salento’s Factories and Professionals (volume di 320 pagine, stampato presso la tipografia CMYK di Alezio, 20 euro) scritto proprio così, con il cancelletto iniziale e la curiosa alternanza di maiuscole e minuscole nonché la scelta di quella ‘internazionalità’ che è data dal linguaggio d’oltremanica…

 

Petrachi, lo ripetiamo ancora, fino alla noia, è così: prendere o lasciare, lo abbiamo visto tante volte negli incontri, nelle presentazioni di libri, nelle inaugurazioni, nei dibattiti, con il suo cappellone e l’immancabile sigaro (spento) fra le labbra, uno sguardo supponente ma mai  invadente o fastidioso, anzi. Sempre molto paziente e silenzioso, finiva per apparire in tutte le foto ricordo e quante volte ci siamo chiesti chi fosse e quale ruolo interpretasse…

Questo libro, in un certo senso, giustifica la sua costante presenza. Non esclusivamente un bisogno mai sopito di mettersi in mostra, ma la volontà di partecipare a tutti gli eventi salentini per poter dire ‘C’ero anch’io!’ e poi, magari, scrivere un libro di memorie…

Sì, certamente: è lo scontato Cicero pro domo sua, ma la parte più bella, più convincente di tutto lo scritto è quella dei ricordi legati ad Alezio, ad un mondo che vive ormai solo nel ricordo dei personaggi e delle atmosfere, che Petrachi evoca senza indugiare più di tanto in giustificate nostalgie.

Poi, gli incontri e le interviste, le descrizioni apologetiche dei manager e dei boss del Salento sono fini a sé stesse, finiscono per interessare esclusivamente l’interessato e lo scrittore che non brilla certo di modestia, ma questo è scontato, crediamo che Franco (anzi, Frank..) si sia in un certo modo vendicato di chi non lo ha mai preso sul serio, escludendolo dalla lista della salute  (lo ricordate Natale in casa Cupiello, no?)

Gli inserti fotografici e la documentazione d’epoca sono un buon espediente per scansionare i numerosi capitoli e vogliamo segnalare la prefazione di Salvatore Cosentino e la postfazione di Antonio Errico.

Una curiosità: l’indice dei nomi è steso con l’indicazione prioritaria dei nomi e non dei cognomi, come di solito si fa. Un ultimo, strano scherzetto che il buon Franco ci riserva.

 

 

Category: Cultura, Libri

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