UN ‘BUCO NERO’ NELLA CRIPTA DI SANTA LUCIA
Riceviamo e volentieri pubblichiamo. Giovanni Seclì, per conto del Forum Ambiente e salute, ci manda per conoscenza questa lettera inviata oggi alle autorità competenti______
Sig. SINDACO LECCE
SIG. DIRIGENTE SABAP LECCE
Una falla vistosa (cm 70×70 circa) nel precario muro di recinzione del profondo fossato che ospita la cripta di S. Lucia a Lecce.
Una buco “chiaro” che fa vedere il “buco nero” del degrado totale in cui il sito si trova da molti decenni e rinvia all’indifferenza delle diverse autorità ed enti che dovrebbero tutelarlo e valorizzarlo.
La cripta di S. Lucia è l’unica testimonianza nel cuore della città della cultura religiosa di origine altomedievale, anche se successivamente rimaneggiata nonché danneggiata.
La sua contiguità con la chiesa di S. Maria del Tempio (demolita insieme al convento nel 1971) e alla pz. S. Lazzaro dall’antica valenza religiosa , ribadisce l’importanza dell’area per la storia religiosa medievale-rinascimentale della città.
La falla (non l’unica) nel muro costruito sul bordo del fossato –quindi già in equilibrio precario- è un campanello d’allarme per il potenziale pericolo per l’incolumità delle persone, in un tratto di strada iperfrequentato: a causa del possibile crollo , oppure dell’incauto ingresso da parte di un bambino , di una persona in stato di ebrezza, di un cittadino curioso con il rischio di precipitare nel profondo e non protetto fossato. Dopo l’ultimo intervento di bonifica, che doveva preludere al recupero del sito, l’abbandono è stato totale, accompagnato da avventate ipotesi di edificare un albergo o da vaghe intenzioni di recupero , imbrigliate nei rovi burocratici, di competenze e titolarità e non solo .
Un adeguato recupero andrebbe realizzato innanzitutto riunificando il sito medievale con quello attiguo dei resti importanti della chiesa di S: Maria del Tempio (una delle poche testimonianze che dovrebbero essere salvate dalla realizzazione del megaparcheggio nell’area Massa) eliminando la strada che da circa un secolo separa due strutture religiose strettamente interconnesse.
Si chiede pertanto l’intervento immediato di ripristino del muro; nonché l’impegno a superare eventuali problematiche e alibi e a procedere alla bonifica del sito e quindi al suo restauro e alla conseguente valorizzazione culturale.
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