LA PUGLIA OTTIENE LA ZONA GIALLA

| 5 Dicembre 2020 | 2 Comments

(Rdl)______Da domani, domenica 6 dicembre, la Puglia passerà da zona arancione a gialla. Lo ha deciso il governo ieri sera, nonostante l’Istituto superiore della sanità abbia definito la nostra regione ancora “rischio alto”, assieme a Sardegna e Calabria.

Per effetto di questa nuova classificazione, riapriranno bar e ristoranti, sia pure solo fino alle 18, da quando potranno operare solo in regime di asporto.

Ci si potrà spostare tra comuni e verso altre regioni, purché anch’esse gialle. Resterà il coprifuoco dalle 22 alle 5 del mattino. I negozi saranno aperti fino alle 21.

Nelle giornate festive e prefestive saranno chiuse le medie e grandi strutture di vendita, nonché gli esercizi commerciali presenti all’interno dei centri commerciali e dei mercati, ad eccezione di supermercati e alimentari, farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, tabacchi ed edicole.

L’autocertificazione per uscire di casa servirà soltanto durante la fascia oraria del coprifuoco.______

L’APPROFONDIMENTO nel nostro articolo di ieri

I SOLITAMENTE MODERATI DI FORZA ITALIA INVOCANO SOLUZIONI ESTREME PER LA GESTIONE DELLA SANITA’ IN PUGLIA, RITENUTA “di rilevanza penale”

Category: Cronaca, Politica

About the Author ()

Comments (2)

Trackback URL | Comments RSS Feed

  1. Paolo Pagliaro, La Puglia domani - tramite mail ha detto:

    Bisogna risolvere le criticità del Trasporto Pubblico Regionale prima che, per gli Istituti Superiori di Secondo Grado, venga riattivata la didattica in presenza. Dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del nuovo DPCM è noto come, dalla data del 7 gennaio 2021, le scuole superiori dovranno riprendere le lezioni in presenza con una percentuale di flusso studentesco pari al 75%.

    Ecco perché adesso, per non ricadere negli stessi pasticci di settembre, è necessario preparare ed adeguare la rete del trasporto pubblico regionale, principale veicolo di diffusione del contagio tra gli studenti.

    Dal nuovo assessore ai Trasporti, Anita Maurodinoia, appena insediatasi, ci aspettiamo un vero e proprio Piano per il Trasporto Pubblico Scolastico, potenziato per evitare una nuova ondata virale, oltre ad una ennesima chiusura delle scuole.
    Serve programmare adesso, prima delle festività natalizie, per sfruttare al meglio il mese di tempo concesso dall’ultimo decreto del Presidente del Consiglio.
    È necessario partire, per questo, dall’ascolto degli Istituti scolastici presenti sul territorio regionale e delle loro esigenze: sulla base di questo, poi, sarà opportuno avviare un coordinamento interistituzionale per garantire l’applicazione di tutte le norme anti-contagio per i mezzi di trasporto che, da gennaio, torneranno a essere utilizzati da migliaia di studenti pendolari della regione.
    È bene che l’assessore Maurodinoia, insieme al Presidente Emiliano e agli assessori Lopalco e Leo si muovano senza indugi, senza attendere un eventuale protocollo nazionale che rischierebbe solo di parificare situazioni territoriali diverse tra loro.
    Il fattore tempo, questa volta, non può essere ignorato.

  2. Consiglio nazionale dei centri commerciali - tramite mail ha detto:

    Per la prima volta dall’inizio della pandemia, anche in Puglia per i consumatori non sarà possibile accedere a beni di prima necessità – come pannolini, assorbenti o carta igienica – nei centri commerciali durante giorni festivi e prefestivi: ANCC-Coop, ANCD-Conad, CNCC – Consiglio Nazionale dei Centri Commerciali, Confimprese e Federdistribuzione esprimono preoccupazione per le implicazioni che le nuove limitazioni contenute nel nuovo Dpcm, che moltiplica il rischio di assembramenti e crea immotivati ostacoli ai cittadini.

    ***

    La chiusura dei centri commerciali favorisce il rischio assembramenti e ostacola l’accesso ai beni di prima necessità

    Beni disponibili nei negozi in città, ma non nei centri commerciali: le restrizioni contraddittorie previste nel nuovo DCPM creano ostacoli immotivati ai consumatori e moltiplicano il rischio assembramenti

    Roma, 5 dicembre 2020 – ANCC-Coop, ANCD-Conad, CNCC – Consiglio Nazionale dei Centri Commerciali, Confimprese e Federdistribuzione esprimono preoccupazione per le implicazioni che le nuove limitazioni contenute nel Dpcm varato ieri avranno a carico dei punti vendita presenti nei centri commerciali.

    Due sono i principali effetti negativi di questa misura: in primo luogo, la chiusura dei punti vendita non alimentari dei centri commerciali nei giorni festivi e pre-festivi del periodo natalizio è una grave limitazione al servizio dei cittadini, una misura contraddittoria rispetto all’obiettivo della prevenzione sanitaria, anche solo per l’inutile aggravamento degli assembramenti che si creeranno negli altri giorni e nei centri cittadini, oltre a creare un serio danno per migliaia di operatori.

    Il secondo elemento è l’incertezza generata dalle interpretazioni restrittive delle attività di vendita dei supermercati e ipermercati nei centri commerciali con il divieto di vendere prodotti non alimentari presenti sugli scaffali, limitando l’accesso a beni di prima necessità quali assorbenti femminili, pannolini per bambini, carta igienica, prodotti per l’igiene personale o per la cura della casa.

    I centri commerciali sono strutture sicure che applicano misure e controlli stringenti sin dalle prime fasi dell’emergenza.

    La tutela della salute è, infatti, un valore e un impegno al quale le aziende rappresentate in ANCC-Coop, ANCD-Conad, CNCC – Consiglio Nazionale dei Centri Commerciali, Confimprese e Federdistribuzione hanno sempre dimostrato totale adesione, dandone dimostrazione sin dall’inizio della pandemia, attenendosi in maniera scrupolosa alle prescrizioni di legge e attivando ulteriori misure di sicurezza e sostegno a cittadini e lavoratori impattati dall’emergenza Covid.

    Le Associazioni del commercio chiedono quindi con urgenza un intervento di modifica delle norme contenute nel Dpcm, eliminando le limitazioni agli esercizi che operano nei centri commerciali. Un intervento che produrrebbe un vantaggio per i consumatori, per le imprese e per la salute pubblica, riducendo il rischio degli assembramenti.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Connect with Facebook

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.