CULTURA ACCESSIBILE: NEL SALENTO SBARCA IL MODELLO “INBOOK”, IL TIPO DI LIBRO CHE FAVORISCE L’INCLUSIONE SOCIALE ATTRAVERSO L’UTILIZZO DEI SIMBOLI
di Chiara Evangelista______
Un ulteriore passo in avanti compie la cultura attraverso la sperimentazione del modello “Inbook”, il libro che permette a chi ha difficoltà cognitive o comunicative di fruire del testo attraverso la traslazione delle parole in simboli di CAA (Comunicazione alternativa e aumentativa). Come il sistema Braille per i non vedenti, anche l’inbook livella le diseguaglianze e si rende strumento collettivo di inclusione sociale.
Con ben cinquecento iscritti dalla Puglia e da altre regioni, è sold out il corso di formazione gratuita online sul modello inbook che si terrà il 2 e 4 dicembre prossimi, in concomitanza con la Giornata internazionale delle persone con disabilità (3 dicembre). Il corso è rivolto a genitori, bibliotecari, educatori, insegnanti, psicologi, librai, operatori e volontari.
La sperimentazione è stata resa possibile grazie al progetto “Leggere tra due mari”, nato da un’idea delle associazioni “Libera Compagnia” di Aradeo e “Amici della Biblioteca” di Tuglie e al sostegno di Fondazione CON IL SUD e Centro per il libro e la lettura.
“È necessario differenziare il linguaggio per non creare disuguaglianze e non rendere la lettura un privilegio. Tutti hanno il diritto di accedere alla conoscenza” dichiara la giornalista Tiziana Colluto, in prima linea nel progetto “Leggere tra due mari”.
Tuttavia nel territorio italiano sono ancora poche le case editrici che pubblicano Inbooks. Ancor meno le librerie e le biblioteche che destinano i loro scaffali al nuovo strumento culturale.
Lo scopo del progetto è proprio quello di permettere la diffusione e la conoscenza della lettura inclusiva per creare nel Salento e, si spera, nel resto della Penisola una rete di biblioteche pubbliche pronta a garantire il salto d’innovazione.
“Storie cucite” è la casa editrice milanese indipendente che collabora al progetto e realizza inbooks per l’infanzia. Un’altra realtà da mettere a fuoco è quella delle “Edizioni La Meridiana” che attraverso la collana “Parimenti. Proprio perché cresco” realizza inbooks per un pubblico più adulto, aprendo nuove possibilità di lettura ad un pubblico non ancora raggiunto da altre case editrici.
L’introduzione del nuovo strumento collettivo sembra essere un’ulteriore concretizzazione dell’art.3 della nostra Costituzione, che sancisce l’uguaglianza, rimuovendo gli ostacoli di carattere sociale, per garantire pari opportunità, nell’ottica dello sviluppo della persona umana.
Non pubblicare Inbooks vuol dire privare una parte della popolazione della possibilità di istruirsi e di conoscere. Non sostenere la pubblicazione degli inbooks vuol dire agevolare l’analfabetismo e l’ignoranza della società, retrodatando la conoscenza ad un privilegio elitario, come è già avvenuto nel corso della storia. E come continua ad avvenire tutt’oggi, sebbene i numerosi sforzi di contrasto.