LO SMALTIMENTO ILLECITO DEI RIFIUTI, UN’ALTRA FERITA PER IL TERRITORIO SALENTINO GIA’ DI PER SE’ PROVATO
(e.l.)______Non c’è pace per il territorio salentino, insediato dalla desertificazione, colpito dall’uso di prodotti chimici in agricoltura, oppresso da discariche, inceneritori, impianti inquinanti, e avvelenato nell’aria dalle emissioni nocive dell’Ilva, di Cerano e, ora che entrerà a regime, anche della Tap.
Ci sono anche quelli che, come se nulla fosse, inquinano con lo smaltimento illecito dei rifiuti in quantità industriale, capaci di dare il colpo di grazia ad un equilibrio della Natura qui da noi già abbondantemente compromesso.
Ignoranti? Irresponsabili? Criminali? Tutte e tre insieme? Fate voi.
E’ il caso di un anziano di 70 anni di Otranto, che in località Masseria Fagà è stato sorpreso dai Carabinieri della Forestale in flagranza di reato (nella foto di copertina) mentre smaltiva rifiuti bruciandoli a diretto contatto del terreno, destinato alla coltivazione e sottoposto a tutela ambientale, senza curarsi di che fine facessero quanto derivava e rimaneva dalle fiamme di teli di plastica, materiale edile e altri rifiuti urbani.
E’ stato denunciato a piede libero.
A Taviano, in località Mancaversa, sono stati denunciati a piede libero un operaio, che li trasportava a bordo di un furgone, e il titolare della ditta per cui lavorava, dediti allo smaltimento illecito di rifiuti definiti non pericolosi, e consistenti in scarti di materiali edili (foto sotto).
A Castrignano del Capo, infine, sempre nelle ultime ore, in località Spisse, è stata scoperta una discarica abusiva, in una cava di tufo dismessa, che aveva raggiunto i cinque metri di altezza, undici di larghezza e quaranta di lunghezza – una specie di mini mostro,insomma – fatta di resti di asfalto, tubi di condutture domestiche, mattoni, cemento e quant’altro (foto sotto)
I Carabinieri hanno sorpreso “al lavoro” con una motopala gommata un operaio, di 40 anni, denunciato a piede libero; poi hanno fatto rapporto su quanto trovato alla Procura della Repubblica di Lecce: si attendono sviluppi del caso.
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