IN PUGLIA LE SCUOLE RESTANO CHIUSE
(Rdl)______Nonostante le numerose proteste di genitori e alunni di tutte le età, in primis quella del ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina, verificatesi nei giorni scorsi; e nonostante i dispositivi dell’ultimo dpcm, che entrerà in vigore domani, venerdì 7 novembre e che permettono l’attività didattica in presenza, sia pur parzialmente; il presidente della Regione Puglia (nella foto) Michele Emiliano e il suo già nominato assessore alla Sanità Luigi Lo Palco hanno ribadito che in Puglia le scuole restano chiuse.
Lo hanno fatto nella tarda serata di ieri, con un comunicato ufficiale, redatto fra l’altro in forma ambiguamente burocratica, che qui di seguito riproduciamo integralmente______
IN PUGLIA RESTA IN VIGORE L’ORDINANZA NUM.407 DEL 28 OTTOBRE: PRECISAZIONE DI EMILIANO E LOPALCO
Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e il prof. Pier Luigi Lopalco comunicano che l’ordinanza num. 407 del 28 ottobre rimane in vigore fino alla scadenza del 24 novembre 2020.
Al fine di andare incontro alle esigenze formative ed alla volontà delle famiglie che desiderano per i loro figli la didattica in presenza, il Presidente della Regione, a richiesta dell’Uffcio Scolatico Regionale, è disponibile a consentire ai dirigenti degli istituti scolastici di aumentare la quota di didattica in presenza attualmente autorizzata fino a soddisfare le richieste delle famiglie, compatibilmente con le previsioni del nuovo Dpcm e sempre che le condizioni epidemiologiche lo consentano.
Ove il Governo nazionale ritenga assolutamente necessaria la riapertura della didattica in presenza secondo le previsioni del Dpcm promulgato ieri, potrà richiedere espressamente la revoca dell’ordinanza del Presidente della Regione Puglia che la valuterà di intesa col Ministro della Salute.______
LA RICERCA nel nostro articolo di ieri mattina
L’associazione Codacons sezione di Lecce ha annunciato un ricorso al Tar contro l’ordinanza della Regione Puglia:
“Appare veramente paradossale che il Presidente della Regione in estate abbia deciso l’apertura delle discoteche con tutto quello che tale scellerata scelta ha portato con sé, e in autunno decida impunemente e contro il parere del Governo e della più elementare logica la chiusura indiscriminata delle scuole.
Le linee guida elaborate a livello ministeriale appaiono sufficienti a tutelare i ragazzi all’interno delle scuole.
L’ordinanza pugliese crea disparità di trattamento fra situazioni uguali (gli alunni siciliani potranno frequentare mentre gli alunni pugliesi dovranno accontentarsi della didattica a distanza), mette sullo stesso piano province con tassi di contagio molto diversi,e si pone in aperto contrasto con le disposizioni nazionali.
Dopo le disposizioni, pure molto più restrittive in generale, contenute nel nuovo DPCM quell’ordinanza doveva considerarsi superata. E invece, con un’arroganza senza pari, il Presidente Emiliano e l’Assessore Lopalco hanno subito annunciato che rimarrà in vigore fino alla scadenza del 24 novembre. Una situazione inaccettabile”.
Il Tar ha accolto la richiesta di sospensione dell’ordinanza della Regione Puglia sulla chiusura delle scuole. Lo rende noto il Codacons che l’aveva presentata.
Nella motivazione della decisione adottata, i giudici scrivono fra l’altro che “l’ordinanza interferisce, in modo non coerente, con l’organizzazione differenziata dei servizi scolastici disposta dal sopravvenuto DPCM 3 novembre 2020… Il Dpcm colloca la Puglia tra le aree a media criticità e persino per le aree ad alta criticità prevede la didattica in presenza nelle scuole elementari”.