INCREDIBILE STORIA DI VIOLENZA DI GENERE A LECCE CITTA’: SEQUESTRA CHIUSA IN CASA LA SUA CONVIVENTE PER PIU’ DI UN MESE E LA PICCHIA CON UN BASTONE DI FERRO. ORA RINCHIUSO E’ LUI, NEL CARCERE DI BORGO SAN NICOLA
(e.l.)______Abbiamo omesso i nomi dei protagonisti in ossequio alle disposizioni di legge che regolano il resoconto giornalistico in casi come questo, a tutela della vittima. Ma la storia, per quanto incredibile nelle sue modalità, è vera, purtroppo: la fonte è la Polizia di Stato.
L’altra mattina, ricevuta una segnalazione di un automobilista di passaggio, gli agenti delle Volanti della Questura di Lecce (nella foto) si sono portati su via Vecchia Lizzanello, all’altezza della tangenziale est, dove hanno trovato una donna in evidente stato di agitazione e con ecchimosi al volto, sul collo, sulla schiena e sulle ginocchia. Inoltre perdeva numerose ciocche di capelli, a suo dire strappatele dal suo compagno, con il quale aveva convissuto per un mese e mezzo, prima di accorgersi della gabbia in cui era stata rinchiusa in quella casa.
Alla giovane donna, di 37 anni, infatti, era proibito uscire, non solo, ma in poco tempo si era ritrovata privata dei documenti, del telefono cellulare, e con porte e finestre dell’abitazione sbarrate.
La libertà, in un disperato tentativo, se l’era conquistata quella notte.
Secondo quanto ha raccontato ai poliziotti, aveva trovato la forza di buttarsi dal terrazzo dell’abitazione, su cui era salita di nascosto, approfittando di un attimo di distrazione del suo carceriere, e, una volta per strada, di andare a chiedere aiuto.
Poco prima, era stata trascinata per i capelli, picchiata con una sbarra di ferro e minacciata di morte, dal suo convivente, che l’accusava di aver preso dei soldi da un salvadanaio.
Gli agenti hanno in prima battuta fatto portare la donna al pronto soccorso del Vito Fazzi, dove è stata curata e dimessa con una prognosi di dieci giorni.
Poi si sono messi sulle tracce del convivente violento, un uomo di 47 anni, di Lecce, con precedenti.
Lo hanno trovato in un immobile dismesso adiacente alla sua abitazione.
Nel corso della perquisizione, sono stati rinvenuti: il bastone di ferro per tendaggi usato per le violenze, alcuni decigrammi di cocaina, undici grammi di marijuana, cinque flaconi di metadone, tre spade, una balestra con tre frecce, due fucili softair privi di tappo rosso, un binocolo di precisione e quattro cellulari.
E’ scattato l’arresto, e il pm di turno presso la Procura della Repubblica di Lecce ha disposto il trasferimento in carcere.
Le accuse, pesanti, sono di sequestro di persona, ricettazione, detenzione di sostanza stupefacente e detenzione abusiva di armi.
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