ARTIGIANATO E TRASPORTI ANCORA A ZERO, LA FIAMMA SCOPPIETTA. E INTANTO PIERFRANCO BRUNI INCASSA L’APPOGGIO DEI LIBERALDEMOCRATICI
di Francesco Buja______
Pierfranco Bruni (a destra nella foto) incassa il sostegno dei Liberaldemocratici italiani per conquistare il timone della Regione Puglia. «Non essendo riusciti a raggiungere alcun accordo politico con la coalizione di centrodestra, hanno dichiarato ufficialmente che inviteranno i loro iscritti e simpatizzanti a votare Pierfranco Bruni. Una dimostrazione di grande condivisione di quei valori che da sempre ci rappresentano» – ha riferito il candidato presidente della Fiamma tricolore.
Intorno a lui il segretario regionale del partito missino, Egidio Personè, ha saputo ricreare l’entusiasmo di altri tempi dei seguaci di Giorgio Almirante e di Pino Rauti. La «vera destra», come la chiamano da queste parti della politica, in contrapposizione a chi ha scelto il centrodestra e quindi un candidato presidente democristiano. Tradizionale ispirazione, quella missina, per un candidato presidente che però è volto più nuovo dei concorrenti Emiliano e Fitto in ambito pugliese. L’intellettuale ha entusiasmato la destra radicale a suon di visioni di vita e della società. Fervore testimoniato da propositi e sproni dei candidati della Fiamma tricolore. Si vedano i missini leccesi. Intervengono in una nota alla nostra redazione.
Alessandro Ardito, artigiano, osserva: «Si parla tanto di cultura quale risorsa fondamentale della Puglia, ma si dimentica che anche l’artigianato ne fa parte. A qualche smemorato ricordiamo la ceramica, fiore all’occhiello dell’area di Grottaglie la mitica cartapesta leccese, la tessitura e il ricamo. Senza dimenticare il ferro battuto: si pensi a balaustre di balconi e di scalinate, lampioni, candelieri. Allora perché l’assessore regionale Loredana Capone, che a parole sostiene le identità locali, non promuove l’artigianato di tradizione, in primis la cartapesta leccese. Nella nostra città sorgono pub e distributori automatici di bevande, a scapito delle botteghe artigiane che erano state sostenute dal piano Urban. Un danno anche per quell’offerta turistica che sta tanto a cuore a tutti noi».
E Dario Melissano interviene sui trasporti: «Non si può trascurare la vocazione mediterranea di Taranto e dintorni. Occorre valorizzare il porto del capoluogo jonico, anche nell’ottica di un contributo alla Via della Seta, che, come sappiamo, non coinvolge la Puglia, ignorando lo scalo marittimo di Brindisi. Invece il colossale progetto cinese rappresenta una ghiotta occasione di sviluppo per la nostra regione. Cosa si è fatto finora per creare infrastrutture strategiche a supporto dei traffici commerciali e dei siti produttivi? E quando avverrà davvero il potenziamento di infrastrutture che colleghino i porti alla rete ferroviaria adriatica e il Nord Europa al Mediterraneo? Ancora si parla di trasporti pubblici che penalizzano il Salento: chi viene in vacanza nel Leccese arriva in aereo a Brindisi, poi noleggia un’auto per andare sulla costa, perché altrimenti si incontrano disagi nello spostarsi su mezzi pubblici. Questa carenza di arterie di collegamento con i principali hub internazionali penalizza il comparto manifatturiero pugliese».
E Raffaele Guido ( a sinistra nella foto) insorge contro il pensiero politicamente corretto: «Aspettiamo due soldi da marzo ma spendiamo 4.800 euro a migrante su navi da crociera». Il segretario cittadino della Fiamma tricolore striglia gli elettori: «Ma voi avete capito che ci siamo sacrificati invano per quattro mesi? Avete capito che abbiamo forzatamente chiuso attività e molti non sono riusciti a riaprire? Avete capito che respingiamo turisti, che i nostri connazionali non possono rientrare in Italia e accogliamo migliaia di immigrati nonostante l’emergenza?». E ancora:«Avete capito che prendiamo multe salate se la mascherina non copre bene il naso mentre gli infetti che accogliamo scappano in giro perché rifiutano la quarantena?». Guido incalza:«Avete capito che il bonus monopattino, bicicletta elettrica, vacanze e 300 euro a banco per le scuole è un calcio nei denti a chi ha le toppe al fondoschiena? Avete capito che nostri imprenditori si suicidano? Avete capito che boss mafiosi sono stati scarcerati mentre noi eravamo chiusi in casa? Avete capito che si sta cancellando la Storia, abbattendo statue e stanno bruciando chiese e simboli religiosi cristiani, base della nostra cultura?». E infine il paragone:«Avete capito che gli altri Paesi non fanno come noi?». Conclusione:«Nel silenzio e nella rassegnazione generale stiamo morendo come popolo, come civiltà, come cultura, come identità. Se avete capito non accettate tutto lo schifo che ci stanno propinando come se fosse per il nostro bene».
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