MA CHE VERGOGNA! UN ACCANIMENTO MOSTRUOSO!!! FRA POCHI GIORNI SE NE SAREBBE ANDATO IN LETARGO, MA LO HANNO CATTURATO PER LA TERZA VOLTA. POVERO M49 PAPILLON! EMBLEMA DELLA LIBERTA’ NEGATA E DEGLI OLTRAGGI A MADRE NATURA DA PARTE DELLA STUPIDITA’ DEGLI ESSERI UMANI. GRANDE SDEGNO IN TUTTA ITALIA
(g.p.)______Lo hanno preso. E niente, M 49 Papillon è stato nuovamente catturato questa mattina, per la terza volta (nella foto). Lo hanno preso gli agenti del Corpo Forestale della Provincia di Trento, era scappato, per la seconda volta, a fine luglio, in una maniera ancora più incredibile dell’altra. Ma incredibile e vergognoso è soprattutto l’accanimento con cui la Provincia Autonoma di Trento perseguita quest’orso oramai entrato nell’immaginario collettivo degli Italiani, quest’orso che vuole solamente seguire la propria natura e ama la libertà più di ogni essere del creato.
Lo hanno preso con l’inganno, vigliaccamente, con una trappola tecnologica trasportata a fatica sui monti apposta per lui.
Come se i problemi dell’Italia fossero quest’orso che se ne vuole stare libero sui monti.
Una vergogna, per la Provincia autonoma di Trento.
Il ministro per l’Ambiente Sergio Costa ora tace. Si era interessato e speso a parole, solo a parole, solo a promesse poi regolarmente disattese, sono tutti uguali su tutto quanto questi Cinque Stelle, promettendo più volte la libertà per M49, che aveva pure ribattezzato Papillon. Infatti…
Unanime lo sdegno che comincia a essere manifestato attraverso i social in tutta Italia. Fra le altre reazioni, due prese di posizioni più autorevoli.
Durissimo comunicato due ore fa della Lav, Lega Anti Vivisezione:
M49 è stato catturato. Per la terza volta.
Da quello che sappiamo si trovava nella zona del Lagorai, poco frequentata sia dalle persone che dagli allevatori. M49 da quando è fuggito non ha causato alcun danno e tra pochi giorni sarebbe entrato in letargo.
Una crudeltà infinita quella della Provincia di Trento, che a quanto pare ha deciso di accanirsi contro gli orsi. Due fughe non sono bastate alla Provincia per capire che il Casteller non è che una prigione inadatta, oltre che per M49, anche per qualsiasi altro orso?
Sarebbe ora che il Ministro Sergio Costa e il Presidente della Provincia di Trento Maurizio Fugatti si sedessero a un tavolo e discutessero soluzioni diverse da ergastolo e uccisioni.
Chiediamo l’immediata liberazione di #M49 con il radiocollare, di modo che possa essere monitorato, come previsto dal Piano di Azioni per la gestione degli orsi (PACOBACE).
#IOSTOCONGLIORSI
Di pochi minuti fa la dichiarazione del WWF:
La Provincia autonoma di Trento (PAT) ha comunicato in mattinata la nuova cattura di M49, avvenuta nell’area del Lagorai. Una vera e propria persecuzione verso Papillon, catturato per la terza volta in poco più di un anno.
M49 sarà a breve rinchiuso nell’area faunistica del Casteller, dove oggi sono già reclusi altri due orsi, DJ3 e M57, e dalla quale questo esemplare è già fuggito due volte negli scorsi mesi, mostrando da un lato la sua enorme voglia di libertà, e dall’altra la scarsa sicurezza e adeguatezza della struttura.
Il WWF, come già espresso nelle scorse settimane, ribadisce come M49 non può rientrare nelle categorie di “orso pericoloso” o “orso confidente”, non avendo mai mostrato né comportamenti di abituazione né atteggiamenti aggressivi verso le persone. Papillon è un esemplare che si è reso protagonista in passato solo di alcuni danni al patrimonio zootecnico, in ogni caso molto inferiori al valore inestimabile che ha un orso per la biodiversità, e che per questi motivi va attentamente monitorato, ma non rinchiuso. Lo stesso Pacobace (Piano d’azione interregionale per la conservazione dell’orso sulle Alpi) prevede la possibilità di monitoraggio e traslocazione per gli orsi che mostrano comportamenti simili, forme di gestione diverse da quella che ancora oggi sembra l’unica prevista dalla PAT.
Per questo il WWF si auspica che M49 venga rimesso in libertà, ma questa volta mettendo in atto un attento ed efficace sistema di monitoraggio, tramite radiotelemetria, che consenta ad una squadra appositamente dedicata di seguire tutti i suoi spostamenti, così da prevenire eventuali situazioni di criticità.
Il monitoraggio e la dissuasione sono sistemi che, se applicati con efficacia, sono in grado di limitare o annullare le possibilità di incursioni di un orso in aree sensibili, come mostrato da numerose esperienze internazionali.
Il WWF sottolinea inoltre la necessità di investire più risorse nella prevenzione e nella corretta informazione. La prima e necessaria azione per evitare l’insorgenza di tali comportamenti in un predatore selvatico è infatti la messa in sicurezza delle strutture e e del patrimonio zootecnico, e non la captivazione o, peggio ancora, l’abbattimento degli animali.
Se la PAT si ostinasse nella sua politica poco lungimirante, il WWF chiede con forza che la captivazione di M49 avvenga in ogni caso in una struttura adeguata, ampia e che rispetti il benessere psico-fisico dell’animale. Una struttura certamente differente dal Casteller, che ha invece mostrato la sua evidente e grave inadeguatezza strutturale.
Proprio per garantire la sicurezza ed il benessere di M49 (e degli altri orsi captivati), il WWF richiede inoltre di far parte di una task force di controllo, da costituire con urgenza, che verifichi l’idoneità delle strutture e il rispetto delle condizioni di benessere degli orsi reclusi. ______
LA RICERCA nel nostro articolo del 27 luglio scorso, con, i coda, alcuni dei precedenti relativi alle varie fasi della vicenda
Il ministro Sergio Costa ha commentato la vicenda sui social mercoledì 9, ecco quello che ha scritto sul suo diario di Facebook______
M49, o Papillon, come l’ho rinominato io, è stato catturato per la terza volta dalla Provincia autonoma di Trento. Molti di voi mi hanno chiesto di prendere una posizione, di dire qualcosa… bene. Io sono un ministro, e per come la penso io, un Ministro della Repubblica deve prima fare, e poi, in caso, parlare.
La mia posizione la conoscete, Papillon deve vivere libero e monitorato con il radiocollare. Ma i fatti stanno andando in una direzione opposta alla mia volontà, e questo accade, come sapete, perché la provincia di Trento è autonoma, e, per quanto assurdo possa sembrare, può decidere di catturare Papillon.
L’accanimento insensato nei confronti di questo povero orso, che ha la sola colpa di essere un orso, mi vede contrario. Il lavoro che sto svolgendo da tempo per dare una vita dignitosa a Papillon e a tutti gli altri orsi che si ritrovano in questa situazione, è difficile. Abbiamo avviato interlocuzioni con altri Paesi che ad oggi non hanno portato buoni esiti. In Italia la specie dell’orso bruno, alla quale appartiene Papillon, non può essere ospitata in qualsiasi parco: si scontrerebbe con altre specie di orsi creando dei problemi etologici e per la biodiversità.
La reintroduzione dell’orso bruno è iniziata negli anni 90 con il progetto “Life Ursus”. Un’operazione riuscita e oggi vede il ripopolamento con circa 100 esemplari di questa specie bellissima che deve essere un vanto per il nostro Paese e non un limite. Un successo, non un problema.
Ho fatto partire oggi una lettera per le regioni del Friuli Venezia Giulia, Veneto e Lombardia per estendere il progetto anche nei loro territori così da poter distribuire gli orsi del Trentino in un più ampio ambiente idoneo.
Inoltre ho già chiesto al reparto CITES dei Carabinieri e all’ISPRA di andare nel recinto di Casteller dove, in questo momento, sono “detenuti” 3 orsi: faranno un sopralluogo per valutare con precisione le condizioni in cui versano Papillon e gli altri due orsi.
Sto con Papillon, e tutti dovrebbero indignarsi per quello che sta accadendo. Un orso, che non ha mai fatto male a nessuno, non ha mai aggredito nessuno non può e non deve essere trattato come un criminale da tenere in prigione.
Avevano promesso di bloccare il gasdotto Tap’in un paio di settimane’ e sono insieme alla Bellanova, a reggere il ‘tubicino’ di Matteo Renzi.
Li credevamo vicini a Greta, e li riscopriamo solidali con Maria Elena.
Li avevamo votati perché siamo convinti che tutto l’acciaio del mondo non valga la vita di un solo bambino, ed essi, invece di chiuderlo, e riconvertirlo, hanno salvato, consolidato e peggiorato il Mostro della multinazionale indiana: li avevamo votati per ‘chiudere l’Ilva, chiudere Cerano, senza se e senza ma’, ma ora vanno a lezione dagli economisti di Botteghe Oscure, e da quelli delle botteghe chiare degli speculatori dell’alta finanza internazionale. .
Erano il Movimento di lotta alla frode Xylella, e li ritroviamo partito di governo alleato di Maurizio Martina e di Michele Emiliano.
Volevamo avere qualche F35 in meno, e magari qualche Canadair in più, e invece sono andati a prendere ordini direttamente da Donald Trump.
Speravamo di poter ridiscutere i trattati capestro della Comunità Europea negli interessi del popolo italiano, e li ritroviamo subalterni e sottomessi ai burocrati, agli speculatori, ai lobbysti e agli affaristi di Bruxelles. E potrei continuare a lungo…
…Nemmeno a tenere libero un orso perseguitato da gente senza cuore sono riusciti, una volta che sono andati al governo. E ‘stavolta la scusa che hanno addotto non implica trattati internazionali, coalizioni, multinazionali e quant’altro cui han dato di volta in volta pretestuosamente la colpa dei loro tradimenti e dei loro fallimenti, ‘stavolta la colpa sarebbe niente di meno che di un gigante politico potentissimo della Terra intera quale il presidente della Provincia di Trento… Ma ci faccia il piacere, signor Ministro, e se non sa fare politica si dimetta, perché la figuraccia che ha fatto con M49 non si può guardare.
Ribadisco: tutti uguali questi Cinque Stelle, quelli originari, quelli sopravvenuti e pure quelli cooptati “in quota”.