E’ VENUTO A MANCARE MARIO DE MARCO. UN INTELLETTUALE, UNO STORICO, UN LECCESE DOC
a cura di Valerio Melcore_______Nella giornata di ieri il professor Mario De Marco (nella foto) ci ha lasciato. Chi come me ha avuto il piacere di conoscerlo tanti anni fa quando giovanissimi ancora frequentavamo il Bar Alvino, lui era più grande di noi di una decina di anni, ricorderà i suoi consigli, il suo fervore e la passione per la politica. E’ stato insegnante di storia e filosofia presso il “Palmieri” di Lecce, ma i più lo ricordano per il suo lavoro di storico, per le decine di libri (credo che siano un centinaio) che ha scritto e per le innumerevoli trasmissioni a cui ha partecipato su Radio Queen.
Linguaggio forbito e tagliente non sfuggiva mai alle molteplici domande che il padrone di casa Amedeo Calogiuri gli poneva.
Negli ultimi anni più di qualche volta l’ho incontrato presso la casa Editrice Capone a Cavallino insieme al professor Bolognini che ho avuto il privilegio di avere come docente di fotografia quando frequentavo il corso di Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Lecce. Era da tanto che non vedevo Mario De Marco, ma il caso ha voluto che qualche mese fa per motivi di lavoro conoscessi il figlio Flavio, il quale appreso della stima che avevo nei confronti del padre, mi ha fatto dono del suo ultimo lavoro, riflessioni sul filosofo Julius Evola. Il professor Mario De Marco aveva 74 anni. Ai figli e alla moglie la redazione di leccecronaca.it esprime le più sentite condoglianze, al figlio Flavio un abbraccio mio personale.
Fu mio docente di Italiano e latino nel 1972 nel liceo scientifico “De Giorgi” sezione staccata di Nardò. Era agli inizi della sua carriera ed affascinava gli studenti con la sua passione per il sapere che sapeva trasmettere ai suoi studenti. Scoprimmo di avere ideali in comune e lessi da allora quasi tutto quanto pubblicava, prima sulla “Voce del Sud” dell’indimenticato Ernesto Alvino e poi su tante altre testate. Poi la sua sterminata produzione pubblicistica anche su radio e televisioni private e la pubblicazione di tanti e tanti volumi. Ho il cruccio di non essere riuscito a fargli visita avendo scoperto il suo indirizzo per il tramite di un comune amico da qualche anno.
Conservo un piacevole ricordo dei suoi insegnamenti di quell’anno tanto lontano ormai.