“Non lascio. Voglio continuare ad aiutare Lecce a diventare davvero importante”
…“…Ma adesso dobbiamo costruire il futuro”
N UN’INTERVISTA ESCLUSIVA A leccecronaca.it RENE’ DE PICCIOTTO PARLA DEL LECCE, DI LECCE, E DI TANTE ALTRE COSE ANCORA: DI MENTALITA’ VECCHIE E NUOVE, DI TURISMO, DI LIBRI…E LO FA…A TUTTO CAMPO
di Giuseppe Puppo______
“Continuo a rimanere socio. La mia condizione era una società senza debiti con le banche, ed è stata rispettata. La società è sana da questo punto di vista”.
Raggiunto telefonicamente da leccecronaca.it di ritorno da uno dei suoi frequenti viaggi all’estero, per seguire le tante attività imprenditoriali di cui è artefice, Renè De Picciotto (nella foto), che ringraziamo per la disponibilità, va… a tutto campo.
Il maggior azionista dell’US LECCE assicura intanto sull’immediato futuro.
Parlare con lui, uomo dalla visione internazionale e protagonista molteplici iniziative, non è mai banale, e sempre interessante. Con lui si può parlare di tutto, tranquillamente e proficuamente, della ‘papera’ del portiere, come del saggio letterario, dell’attualità, come del Salento, che da qualche anno è anche suo, visto che vi ha avviato tante iniziative, c’è da sottolineare con grande rispetto del territorio, e con amore per cultura e tradizioni.
Ma questa volta è la cronaca ad avere la precedenza.
D.) Una società sana, ma non è bastato ad evitare la retrocessione…
R.) – “Occorre un’organizzazione societaria adeguata. Adesso l’organigramma deve essere migliorato nei ruoli e nelle competenze. Bisogna ricominciare da qui. I margini di errore quest’anno erano molto piccoli e purtroppo non siamo riusciti a starci dentro”.
D.) Gli edifici si costruiscono partendo da solide fondamenta…
R.) “La serie A è stata affrontata senza un progetto lungimirante, come se bastasse a garanzia quanto era stato fatto nei due anni precedenti.
Io insisto sulla formazione di una squadra giovane, piena cioè di giovani da far crescere, sui quali scommettere per il futuro. Ora è una scommessa da affrontare subito, e da vincere: la posta in palio è la crescita di tutti, dell’intero Salento, nell’immediato futuro”.
D.) La scelta di affidare l’incarico di responsabile dell’area tecnica a Pantaleo Corvino va in questa direzione da Lei auspicata?
R.) “Sì, senza dubbio. La ritengo fondamentale. La scelta di Pantaleo Corvino quale direttore sportivo è fondamentale”.
D. ) In serie B magari è più facile…
R.) “Io penso che occorra ripartire in maniera ragionata. I risultati sono quelli che ci meritiamo, non quelli che si sognano.
Bisogna farlo adesso, ripartendo dalla serie B, con una squadra proiettata in prospettiva verso realizzazioni superiori. La città, il Salento tutto, meritano questa soddisfazione, mi lasci dire la Puglia intera”.
D.) Dica pure tutto quello che vuole, ci mancherebbe, io scrivo quello che dice Lei. Ma Lei sa come stanno le cose, ormai si sarà fatta un’idea precisa anche da questo punto di vista…
R.) “Lecce è una città piccola, preziosa, un gioiello, ma è ancora tanto provinciale. Qui basta che io vada, che ne so? a Taranto, e subito si scatenano le rivalità, le voci di corridoio, le invidie, e i sospetti”.
D.) I Leccesi nel dna sono gelosi, individualisti, refrattari ai coinvolgimenti…
R.) “E’ una mentalità da superare. La città di Lecce deve superare le dimensioni geografiche, diventare fulcro di sviluppo per la regione intera, senza questo campanilismo esasperato che non giova a nessuno.
Voglio continuare ad aiutare Lecce e la Puglia tutta quanta, a diventare davvero importanti.
Ma ci va professionalità, competenze, valorizzazione delle risorse umane, in un’ottica priva di gelosie, rivalità e piccolo cabotaggio”.
D.) Pensare in grande, volare alto, insomma, capito, è questo. Senta, non vorrei abusare del Suo tempo prezioso, ma…Era giusto parlare di calcio, questa volta, però ho ancora due/tre domande, di altro genere, dettate dalla mia curiosità…Posso?
R.) Certo…
D.) Volevo sapere la Sua valutazione sul recente evento di moda di Dior…
R.) “Molto positivo per la città e per la regione. Peccato solo che le misure di distanziamento sociale in atto per contrastare la diffusione del Covid ne abbiano limitato la portata mediatica”.
D.) Volevo conoscere come valuta la “ripresa” del post lockdown, con particolare riguardo alla situazione del turismo…Ma davvero abbiamo bisogno di una influencer di abbigliamento per far conoscere le bellezze di Galatina, o i tesori del Museo della Magna Grecia a Taranto?
R.) “Il mondo è fatto di sette miliardi e mezzo di persone e non tutte conoscono e ammirano Leonardo Da Vinci, o Benedetto Croce…”.
D.) Noi abbiamo anche Rudiae, che potrebbe diventare come Pompei…
R.) “Più Egnazia…Egnazia più di Pompei…Pure Rudiae, certo. Ma la domanda che dobbiamo farci è un’altra…E’ quella di capire se dobbiamo essere interessati prevalentemente al passato, oppure se occorra avere uno sguardo proiettato al domani…Certo, non tralasciando il passato, ma insomma se non sia meglio piuttosto costruire urgentemente una visione per il futuro”
D.) Mi dice per favore il libro che ha appena finito di leggere, o che sta leggendo in questi giorni?
R.) “Come Lei sa, la lettura allieta sempre e rende più proficue le mie giornate. In questi giorni sto leggendo ‘Barbarossa, 1941, la guerre absolue’ di Jean Lopez…
D.) Operazione Barbarossa, l’attacco della Germania all’Unione Sovietica…E’ in francese?
R.) “Sì, un’imponente ricostruzione di quegli avvenimenti…E poi sempre in questi giorni sto leggendo, o rileggendo i saggi vecchi e nuovi di Pino Aprile, che mi aiutano a comprendere meglio la realtà del Mezzogiorno d’Italia”.