NOVITA’ EDITORIALI / E’ APPENA USCITA “L’altro dire”, L’ULTIMA RACCOLTA POETICA DI DONATO DI POCE, SPLENDIDA AFFERMAZIONE DI MATURITA’ CREATIVA
(g.p.)______
“In effetti volevo scrivere una poesia sperimentale
Ma mi hanno tolto le virgole, gli spazi alternati
La capacità di scrivere senza dire niente
Le metafore cometa e gli ossimori a gogò.
Per favore non fatemi cure di prosa esistenziale
Fatemi una flebo di poesia nuova e lasciatemi andare”.
E Donato Di Poce se n’è andato libero e ispirato, alla ricerca di versi nuovi, che stanno in questa sua ultima raccolta, “L’altro dire”, appena edita da Helicon ( 90 pagg. 12 euro):
“alfabeti fatti di nulla
Che danno un senso alle vite”
Si tratta per lo più di riflessioni sul significato stesso della poesia, dell’arte, della cultura, in cui all’improvviso si aprono però squarci di quotidianità, dal ‘personale’ al ‘politico’, tali da poter piacre allo stesso modo al colto e all’inclita:
“Il cielo a volte è una macchina da scrivere
Con inchiostro d’acqua che scrive storie bagnate di
solitudine”
Non mancano poi note intimiste, anzi, vere e proprie incursioni sul discorso amoroso, bellissime.
E’ un’opera di splendida maturità creativa, insomma, che con maestria maneggia tanto riferimenti culturali e rimandi artistici, impegnati, come nell’incipit dedicato a Carmelo Bene, quanto significati di attualità, per esempio dei nuovi mass media:
“I Like col ditino alzato
A volte sembrano solo
Una paresi linguistica
Un vaffanculo non detto
Un Fastidio malcelato”.
Nella sempre esuberante produzione dell’autore, che da anni scorre impetuosa su più versanti, spaziando dall’arte, alla saggistica, dalle traduzioni, agli aforismi, col rischio di sovrapposizioni, o riduzioni, questa no, questa si distingue, subito nitida si staglia quale vera e propria pietra miliare della sua espressività poetica.