NOVITA’ EDITORIALI / FRANCESCO TORNESELLO HA CREATO LA FIGURA DI UN NUOVO COMMISSARIO DI POLIZIA, LUCA MARTINI, SALENTINO IN SERVIZIO ALLA QUESTURA DI SIENA
di Raffaele Polo______
Edito da Musicaos nella collana ‘Le Citrine’, ‘Gli zoccoli sul piatto’ di Francesco Tornesello (196 pagg. euro 15) ci presentano una ulteriore, accattivante figura di commissario. Stavolta, si chiama Martini, è salentino (come il suo autore) e opera in Toscana, per l’esattezza a Siena, rinverdendo, se mai ve ne fosse bisogno, il fascino del Palio e di tutto il corollario che li caratterizza.
Il romanzo è scandito in 17 capitoli, ognuno dei quali ha il nome di una contrada storica senese. E, nell’incipit, il ‘Glossario senese’ viene così giustificato dall’autore, in una sorta di intima prefazione: “Mi è sembrato un gesto doveroso e utile, quello di precedere la narrazione di questo romanzo con un glossario dedicato al Palio, alle sue usanze e ai molti retroscena che potrebbero sfuggire a chi non fosse pratico di questa tradizione secolare. Non si tratta, si badi bene, di istruzioni per la lettura, ma di appunti che favoriranno un primo orientamento nel meraviglioso mondo del Palio, a chi vorrà calarsi con curiosità nella vicenda narrata.”
Ambientato nella realtà senese contemporanea, il ‘giallo’ ruota attorno alla morte di un cavallo e non solo, soffermandosi sui metodi investigativi del commissario Luca Martini, che ha la tradizionale ‘spalla’ nell’ispettore Guido e nel sostituto procuratore, la dottoressa Teresa Suma.
Tutto nella norma, verrebbe da dire, paragonando le inchieste del ‘nuovo’ commissario a quelle dei suoi più famosi colleghi letterari. Ma, naturalmente, siamo difronte ad una vicenda molto ben strutturata dal dottor Tornesello da Maglie (importante psichiatra ora in pensione e dedito alla letteratura…) che si avvale della sua sottile capacità intuitiva e della peculiare conoscenza dei luoghi e delle persone, per intessere una trama molto ben articolata e che scorre liscia e comprensibile, calibrando armoniosamente le vicende delle indagini con la descrizione dei personaggi, senza mai tralasciare la descrizione di una città molto simile a quella di Fruttero e Lucentini che pure si cimentarono in un loro romanzo di successo, passato alla cronaca letteraria come ‘Il Palio delle contrade morte’.
L’aria, l’atmosfera di mistero, le ingerenze di massoneria e servizi segreti, lo sviluppo nei fatti criminosi dell’intera ‘Terra di Siena’, si stemperano nella prosa asciutta e senza sbavature di Tornesello, che indugia anche (reminiscenze dell’intenditore Montalbano?) nell’apprezzare pappardelle, arista e Vernaccia. E anche per le donne, non mancano raffronti interessanti con le carriere amatorie dei commissari già entrati nel Parnaso letterario.
Da ultimo, il linguaggio, squisitamente venato di ‘c’ aspirate, si concede qualche rara deriva nel salentino, ma sembra proprio un caso. Diciamo subito che questo testo va proprio controcorrente: abituati ai ‘forestieri’ che ambientano nel Salento le proprie storie, un po’ ci meraviglia un salentino che parla e scrive come un toscano, e conosce Siena a menadito.
Comunque, l’esordio di Martini, commissario di belle speranze, ci pare più che positivo. Magari, lo aspettiamo nelle prossime inchieste, lontano dalla ‘sua’ Toscana…