IMMIGRATI RISULTATI POSITIVI AL CORONAVIRUS, IL PRESIDENTE DELLA REGIONE CALABRIA JOLE SANTELLI CHIEDE L’INTERVENTO DEL GOVERNO: “Sbrigatevi a intervenire, altrimenti chiudo tutto e li blocco io”
(Rdl)______“I ventotto migranti positivi al Covid-19 arrivati ieri a Roccella Jonica confermano gli enormi rischi connessi agli sbarchi di persone che arrivano da Paesi in cui l’epidemia è ancora fuori controllo”.
Lo ha dichiarato questa mattina il presidente della Regione Calabria, Jole Santelli (nella foto), commentando quanto avvenuto nelle ultime ore, ulteriori settanta migranti pakistani arrivati, di cui ventotto risultati positivi al virus, e anche alla luce delle proteste popolari verificatesi ad Amantea e a Roccella Jonica.
Sbarchi incontrollati che continuano a verificarsi in Sicilia, e, sia pure in maniera ridotta, in Puglia, a Taranto e nel Salento.
Non si ha notizia degli accordi internazionali che avrebbero dovuto tenere sotto controllo il fenomeno, come annunciato dal nuovo governo Conte 2, il quale, sostanzialmente, ha invertito quanto aveva cercato di fare il precedente Conte 1.
Torniamo a Jole Santelli, ecco il testo completo della sua dichiarazione:
“I 28 migranti positivi al Covid19 arrivati ieri a RoccellaJonica confermano gli enormi rischi connessi agli sbarchi di persone che arrivano da Paesi in cui l’epidemia è ancora fuori controllo. Siamo stati facili profeti quando abbiamo avvertito il governo circa i pericoli relativi a un’immigrazione fuori controllo.
Purtroppo, però, non abbiamo avuto ascolto e ora ci troviamo tutti a dover far fronte alle conseguenze di queste non scelte.
Per mesi abbiamo combattuto il Coronavirus, al costo di grandissimi sacrifici esistenziali, sociali ed economici. Ma ora, a causa di questa incomprensibile indifferenza nei confronti della minaccia rappresentata dagli sbarchi incontrollati, tutti gli sforzi compiuti dai calabresi e dagli italiani rischiano di essere vanificati. Non possiamo consentirlo.
Lo Stato, il Governo, devono essere presenti e affrontare una situazione che, da qui in avanti, potrebbe diventare ancora più esplosiva. Peraltro, gli sbarchi incontrollati mettono in evidenza tutte le contraddizioni di un esecutivo che, giustamente, blocca tutti gli ingressi da 13 Paesi a rischio, ma poi rimane incomprensibilmente inerte rispetto ai barconi che arrivano dall’Africa, che oggi è uno dei focolai più preoccupanti del mondo.
Non serve un mago specializzato nelle previsioni del futuro per capire che gli sbarchi continueranno anche nei prossimi giorni e per tutta la durata del periodo estivo; e di certo non possiamo approcciare il problema facendo finta che non esista o, peggio, per mezzo di pregiudizi ideologici che non cambiano di una virgola la difficile situazione in cui si trovano regioni mete di sbarchi come la Calabria.
Serve una risposta immediata al fine di non vanificare i tanti sacrifici fatti finora e di garantire il diritto alla salute dei cittadini italiani e della Calabria, una regione in cui l’epidemia è stata contenuta meglio che in tante altre realtà. Noi Calabresi abbiamo fatto il nostro dovere, ora è lo Stato che deve difenderci”.
Come se non bastasse, questo pomeriggio, pochi minuti fa, Jole Santelli ha reso noto il testo della lettera inviata al presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Eccola:
“CHIEDO AL GOVERNO DI INTERVENIRE ALTRIMENTI CHIUDERÒ LA CALABRIA.
Negli ultimi giorni, sono stati registrati, come noto, diversi sbarchi di immigrati sulle coste della Regione Calabria.
Tali sbarchi non possono, all’evidenza, essere affrontati con le ordinarie misure, attesa la situazione di emergenza sanitaria derivante dalla diffusione del virus COVID19 che, sebbene si sia ridotta nelle sue dimensioni, non può dirsi affatto superata.
Solo nella giornata di ieri, ben 27 migranti, sbarcati nel porto di Roccella, sono risultati positivi ed altri, probabilmente, si positivizzeranno nei prossimi giorni.
Chiedo, pertanto, al Governo di intervenire, adottando misure volte ad evitare che gli immigrati vengano gestiti, da un punto di vista sanitario, solo dopo il loro sbarco a terra.
L’unica soluzione in grado di evitare pericoli per la salute della popolazione calabrese non può che essere quella di procedere alla requisizione di unità navali, da dislocare davanti alle coste della regione italiane maggiormente interessate dagli sbarchi, a bordo delle quali potranno essere svolti i controlli sanitari sugli immigrati e potrà essere assicurata, in caso di positività, l‘effettuazione del periodo di quarantena obbligatoria.
Mi aspetto una risposta rapidissima da parte del Governo e avverto che, in caso contrario, non esiterò ad agire, esercitando i miei poteri di ordinanza per emergenza sanitaria, vietando gli sbarchi in Calabria.
Voglio evitare un braccio di ferro con il Governo, ma ho l’obbligo di difendere i calabresi e chi ha scelto di passare in Calabria le proprie vacanze”.