IL MORSO DI PATRIC
(Rdl)______Un libro che negli anni Settanta ebbe un discreto successo si intitolava “Calci e sputi e colpi di testa”, ne era autore il calciatore – rivoluzionario (nel senso politico del termine) Paolo Sollier, che raccontava delle sue partite e del suo impegno ideologico.
Da allora sono cambiate tante cose, ma non certi “colpi di testa” dei giocatori, che ogni tanto ne combinano più o meno di grosse, perdendo il controllo dei nervi, nella tensione agonistica.
Oggi, poco e nulla sfugge, a differenza di allora, sotto gli occhi delle riprese televisive e delle nuove tecnologie, quindi gli effetti delle bravate sono amplificate, e, di solito, duramente sanzionate.
L’ultimo colpo di testa, nel senso di follia, ieri sera al Via del Mare, quando Patric della Lazio ha letteralmente dato un morso (nella foto) su di un braccio a Donati del Lecce, il quale, fra l’altro, una settimana si era beccato un calcione in faccia da parte di Bonazzoli della Sampdoria, rimasto impunito.
Oggi, in una video intervista sul sito della Società, il difensore del Lecce ha commentato quanto accaduto.
“Patric non mi ha fatto nulla e si è scusato immediatamente. Se ne tenga conto.
Anche io vivo di emozioni, capisco Patric perchè in una partita così combattuta ci può stare una cosa del genere.
Patric si è scusato immediatamente, il suo era un gesto da punire con il rosso, ma non mi ha arrecato alcun danno. Quindi chiederei a chi deve giudicare di mettersi una mano sulla coscienza. Il giocatore laziale poi è stato corretto, a differenza di Bonazzoli, che una settimana fa che non si è nemmeno scusato e questo mi mette tristezza”.
Malgrado la sportività della sua vittima, Patric intanto è stato duramente sanzionato, questo pomeriggio è arrivato il verdetto del giudice sportivo: quattro giornate di squalifica.
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