IL LECCE / LA PARTITA / IL BARATRO SULLA SERIE B
(Rdl)______Dopo pochi minuti di studio, c’è un lancio smarcante per l’attaccante più pericoloso del Sassuolo, padroni di casa a Reggio Emilia: bene, cioè male, Caputo, mica uno qualunque, è lasciato solo a correre verso la porta a campo aperto e a battere il portiere con un pallonetto.
Non era in fuorigioco, forse c’è un tocco col braccio sospetto, ma il vero problema è che il Lecce prende subito un altro gol che proprio non doveva prendere.
Comincia male per i Giallorossi, nel primo quarto d’ora alle corde, in sofferenza, piegati sulle ginocchia dall’aggressività degli avversari.
Finirà peggio.
Eppure, dopo un primo, timido tentativo, arriva presto, al 27′ il pareggio: segna Lucioni, piattone su calcio d’angolo ben assestato sotto misura.
E il pareggio porta tranquillità, si rigenera nell’autostima, la partita diventa equilibrata, fino all’intervallo. E anche dopo, a inizio ripresa, il Lecce appare più attento e volitivo.
Episodio da rigore, Berardi riporta il Sassuolo in vantaggio al 63′ (nella foto), ma quattro minuti dopo Mancosu, entrato apposta per batterlo, pareggia di nuovo su rigore, non sbaglia nemmeno questa volta.
A questo punto a mezz’ora dalla fine può ancora succedere di tutto.
Invece succede che il Lecce tracolla.
Segnano prima Boga, poi Muldur. Finisce 4 a 2.
Arrivano così altri quattro gol incassati, arriva soprattutto la sesta sconfitta di fila, peggio frutto di un gioco ancora latitante, e dei soliti errori, malgrado qualche segnale di reazione, di una formazione comunque sovente scombinata, mal messa in campo, oltre che deficitaria e per buona parte inconsistente di suo. Troppo poco i segnali, troppo assai tutto il resto.
E la prossima partita sarà contro la Lazio indemoniata all’ inseguimento della Juventus….
Così la caduta libera accelera, il baratro si è spalancato, il Lecce precipita verso la serie B.
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