GASOLIO DI CONTRABBANDO, QUATTRO ARRESTI
(e.l.)______
I militari della Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Lecce (nella foto) hanno messo fine ad un grosso giro di vendita di gasolio di contrabbando, arrestando i responsabili e sequestrando anche un deposito commerciale di carburanti.
Due pattuglie della Tenenza di Tricase hanno fermato un’autobotte con targa polacca, che trasportava oltre venticinque tonnellate di gasolio per uso autotrazione un’autobotte, appena prima di scaricare il prodotto presso un deposito commerciale di carburanti sito in un Comune del tarantino.
In particolare, la documentazione fiscale esibita ai Finanzieri – all’atto del controllo – da parte dei conducenti del mezzo pesante, due cittadini polacchi, attestava falsamente un trasporto di olio lubrificante di provenienza tedesca, formalmente acquistato da una società bulgara e diretto a Bari.
Gli accertamenti dei militari hanno, invece, consentito di accertare come, in realtà, il prodotto trasportato non solo stava per essere scaricato in luogo diverso da quello risultante dalla documentazione di accompagnamento, ma soprattutto che si trattava non di olio lubrificante, bensì di gasolio per uso autotrazione, da considerarsi pertanto “di contrabbando” in quanto non assoggettato ad accisa, introdotto in Italia grazie all’intermediazione, tra l’acquirente e gli autotrasportatori, di un cittadino di origine barese, anch’egli trovato presente presso il deposito tarantino all’atto delle operazioni di scarico del prodotto, che sono state impedite solo grazie al tempestivo intervento della pattuglia della Guardia di Finanza.
I due polacchi che conducevano l’autobotte, il titolare di fatto del deposito di carburanti e l’intermediario nella vendita del prodotto petrolifero trasportato, sono stati tutti tratti in arresto in flagranza di reato per “sottrazione al pagamento dell’accisa”, aggravato dalla rilevante quantità del carico illecito.
Il Sostituto Procuratore della Repubblica di turno dell’Autorità Giudiziaria tarantina ha disposto la traduzione in carcere per i conducenti del mezzo pesante ed il regime degli arresti domiciliari per l’intermediario ed il titolare effettivo del deposito acquirente del prodotto petrolifero, quantificato in circa 30.000 litri. È stato, invece, denunciato a piede libero il rappresentante legale della società di carburanti, destinataria del gasolio di contrabbando.
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