“Niente paura, ci siamo attrezzati”. A leccecronaca.it FRANCESCO CONGEDO RACCONTA LA PRIMA DOMENICA POST COVID DEL SUO LIDO E CI DA’ UN’IDEA DI COME SARA’ L’ESTATE BALNEARE NEL NOSTRO SALENTO
di Francesco Buja______
Il coronavirus non spaventa i salentini. Domenica scorsa spiagge affollate come tradizioni, e non di rado senza osservare le precauzioni ormai trite e ritrite dovute all’emergenza sanitaria. Sulle spiagge pubbliche infatti non è mancato lo spettacolo dei bagnanti posizionati allo sfiorarsi dei gomiti e distesi in versione “volemose tanto bene”; in qualche stabilimento balneare il concetto di metro quale unità di misura della distanza è stato creativamente inteso. Ma c’è, per fortuna, chi si è organizzato per rispettare le regole ed evitare multe.
«Nel nostro stabilimento balneare – riferisce Francesco Congedo (nella foto), titolare del lido “Cala Serena”, sito a Torre Lapillo – sarà misurata la temperatura ad ogni nuovo arrivato, che indosserà rigorosamente la mascherina finché non sarà accompagnato da un nostro steward presso la postazione assegnata. Ogni cliente verrà registrato e il suo nominativo sarà in archivio per quattordici giorni».
Istruzioni per la rinfrescata in mare? «Ovviamente ognuno potrà fare il bagno senza mascherina, ma dovrà mantenere le distanze anche in acqua». Attenzione, però, alle abitudini:«Gli amici dovranno rinunciare alla chiacchieratina sulla battigia perché sarà proibito fermarsi nei cinque metri davanti al mare. Addio anche ai caffè e alle chiacchiere in compagnia al bar perché anche lì si osserveranno tutte le precauzioni anticovid e sarà favorito il servizio sotto l’ombrellone».
Ma Congedo rileva una pecca nell’ordinanza balneare della Regione Puglia:«Non è stato stabilito il numero massimo di persone che possono stazionare sotto un ombrellone, la cui superficie occupata, dieci metri quadrati, deve essere comunque sanificata ad ogni cambio di utenti, e, quindi, questo potrebbe far saltare qualsiasi standard di sicurezza. A questo – propone il titolare del lido “Cala Serena” – si può però ovviare con un regolamento interno, previsto per legge, stabilendo il numero massimo di ospiti, che per noi è quattro, per non creare assembramenti o movimenti pericolosi, rigorosamente dello stesso nucleo familiare o conviventi. In aggiunta, nel nostro regolamento interno abbiamo escluso l’uso di oggetti gonfiabili e similari che aumenterebbero le superfici utilizzate e costituirebbero probabile veicolo di infezioni».
Domenica scorsa Congedo era indaffarato a tracciare distanze sull’area della spiaggia che potrà gestire:«Aggiungiamo dei percorsi obbligati e riservati in entrata e in uscita, oltre a un tragitto pubblico, quindi aperto a tutti, che non potrà essere impedito per ordinanza, come già d’altronde avveniva. La distanza tra gli ombrelloni sarà fino a 3,40 metri, invece ci saranno tre metri tra le file. E questo è già garanzia di sicurezza, per cui calcolando che ogni lettino è largo circa settanta centimetri, questo e quello a fianco occuperebbero circa centoquaranta centimetri, lasciando dunque uno spazio di due metri circa fra un gruppo di utenti e l’altro».
Chi vigila? «Quest’anno – ricorda l’imprenditore – è prevista la figura dello steward che guiderà i bagnanti e vigilerà affinché tutti rispettino le regole. Tutto il personale è addestrato a far osservare le misure anticovid, è sottoposto periodicamente al tampone, oltre agli usuali controlli sanitari. Anche ai bagnini sarà affidato il compito di vigilare. Infatti la Società nazionale di salvamento ha inviato ai suoi bagnini un corso anticovid online, gratuito e obbligatorio, a conferma della massima attenzione e professionalità che la contraddistingue».
Nessuna paura, dunque, secondo Congedo: «Credo che che lo stabilimento balneare così concepito sia uno dei posti più sicuri al mondo e non ho dubbi che i concessionari ce la metteranno tutta a garantire la salute dei propri utenti. Il resto, lo lasciamo ai Comuni che, come indicato dal Governo, devono occuparsi degli spazi liberi».
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