NON SI FERMANO LE REAZIONI
NELLE ULTIME ORE SONO STATE MOLTE E QUALIFICATE LE PRESE DI POSIZIONE SULLA MORTE DI SIMONE MARTENA. ANCHE L’ARCIVESCOVO DI LECCE MICHELE SECCIA RIBADISCE I DUBBI SULLA COSTRUZIONE DEI GASDOTTI NEL SALENTO E PARLA APERTAMENTE DI QUESTIONI SEMPRE PIU’ PREOCCUPANTI
(Rdl)______E’ significativa e quantitativamente sostanziosa la lista delle reazioni alla morte di Simone Martena, le stiamo ricevendo in redazione e pubblicando da ieri mattina, a questa mattina, aggiornando il nostro articolo, di cui al link che riportiamo sotto e a cui rimandiamo per la panoramica completa.
E’ significativo anche il fatto che fra di esse non ce ne sia neppure una dei nostri parlamentari salentini.
Vogliamo sottolineare qui alcuni passaggi delle ultime in ordine di tempo delle ultime ore.
In primis le parole dell’ Arcivescovo di Lecce Michele Seccia, che invita i Cristiani “a non lavarsene le mani”, su quanto è avvenuto e sta avvenendo, e ribadisce i propri dubbi sulla realizzazione dei gasdotti Tap/Snam e, alla luce di quanto avvenuto ieri, anzi li rafforza: “Se accanto agli altri dubbi già ben noti dovesse aggiungersi anche quello della sicurezza e della difesa della vita umana, la questione potrebbe assumere contorni ancor più preoccupanti”.
Di opera “anacronistica, inutile, dannosa” parla apertamente l’ Associazione Bianca Guidetti Serra, che evidenzia il fatto che i lavori siano portati avanti “in modo illegittimo e spesso contravvenendo a leggi in difesa della salute e dell’ambiente”, per poi mettere in risalto una circostanza: “Il 20 maggio scorso è scaduta l’Autorizzazione Unica che nel 2015 diede il via libera alla costruzione del gasdotto, pertanto i lavori in corso risultano illegittimi in quanto fuori dai termini consentiti. Circostanza resa ancora più grave dal tragico incidente in cui il giovane operaio ha perso la vita”.
“Gli operai sono dovuti correre da noi per denunciare le condizioni disumane alle quali sono sottoposti, rischiando sulla propria pelle le conseguenze di richieste lecite ma ‘scomode’ per chi guarda la vita umana come un semplice numero” – scrive il Movimento No Tap – “C’è una multinazionale che continua a imporre le sue volontà, che continua a sfruttare un territorio, che sembra avere ormai acquisito il potere decisionale sulla vita e sulla morte delle persone”.______
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