I FARMACISTI SALENTINI CHIARISCONO LA SITUAZIONE RELATIVA ALLE MASCHERINE A PREZZO CALMIERATO DA GIORNI PROMESSE DAL GOVERNO, MA CHE NESSUNO HA ANCORA VISTO: “Non è colpa nostra, risultano irreperibili e non sono disponibili neppure tra gli stessi fornitori”
Riceviamo e volentieri pubblichiamo. Federfarma Lecce (nella foto la presidente Francesca Conchiglia) ci manda il seguente comunicato______
Farmacisti in prima linea per fronteggiare l’emergenza sanitaria. “Siamo stati e siamo tuttora in primissima linea contro la pandemia”.
“Abbiamo assistito sintomatici ed asintomatici, rischiando quotidianamente il contagio e dovendo supplire alla rete dei medici di base, le cui attività ambulatoriali sono state sospese. Abbiamo perso anche dei colleghi e ci sono i “caduti” nella nostra professione. Per questo non possiamo tollerare critiche ingiuste e tuteleremo la nostra categoria nelle sedi opportune”.
Federfarma Lecce respinge, punto su punto, le contestazioni “infondate”, mosse da un’associazione di consumatori che alimenta una polemica sterile sulle mascherine, al solo fine di “accaparrarsi una vetrina mediatica”.
I farmacisti sono “professionisti seri e responsabili che, in questi mesi, non hanno mai fatto mancare il loro prezioso ed indispensabile supporto concreto, garantendo un servizio costante di assistenza all’intera comunità, improntato alla massima trasparenza, correttezza ed onestà”.
La dottoressa Francesca Conchiglia, presidente del sindacato dei farmacisti della provincia di Lecce, difende con fermezza la categoria e rigetta ogni accusa relativamente alla mancata distribuzione delle mascherine chirurgiche (al prezzo calmierato di 50 centesimi più Iva) perché risultano irreperibili e non sono disponibili neppure tra gli stessi fornitori”.
Iniziano a scarseggiare anche quelle di tipo ffp2 o ffp3, “mentre per quelle chirurgiche occorreva garantirne, per tempo, la produzione e la consegna alle farmacie per la successiva distribuzione alla popolazione, così come promesso pubblicamente dal Commissario straordinario della Protezione civile, Arcuri”.
“I farmacisti, se potessero, distribuirebbero le mascherine, ma non ce ne sono più in giro”.
Pertanto, la categoria dei farmacisti non intende accettare “accuse prive di fondamento da parte di un’associazione di consumatori non informata sulla reale situazione. Anzi, quello che è successo in questi mesi conferma la massima disponibilità da parte dei farmacisti che si sono trovati tutti in prima linea per la salvaguardia della salute dei cittadini”.______
LA RICERCA nei nostri articoli del 5 maggio e del 27 aprile scorso
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