‘FACCIAMOCI CARICO DI SEICENTOMILA LAVORATORI IRREGOLARI’, E LA BELLANOVA, PRONTA A FIRMARE IL PROVVEDIMENTO, DA’ L’AUT AUT AL GOVERNO: O COSI’, O MI DIMETTO. ‘E’ UNA MAXI SANATORIA DEGLI IMMIGRATI CLANDESTINI’: INSORGE L’OPPOSIZIONE DI CENTRO DESTRA, E ANNUNCIA BATTAGLIA A TUTTO CAMPO
(g.p.)______L’ Italia, su di una tematica così importante come l’emigrazione, non ha mai avuto, storicamente, una posizione chiara e lungimirante: i vari governi che si sono succeduti in precedenza si sono limitati a provvedimenti tampone per inseguire l’evolversi della situazione.
Il resto, è storia recente, degli ultimissimi anni, che ognuno conosce bene.
Ora, in piena emergenza sanitaria ed economica, i nodi vengono al pettine, e una profonda spaccatura si delinea al riguardo, fra gli schieramenti dei partiti.
Nuovo fronte di fibrillazione all’interno della maggioranza di governo. Questa volta riguarda la proposta di regolarizzare gli immigrati irregolari presenti sul nostro territorio, alcune centinaia di migliaia, ancora il numero, comunque molto elevato, degli interessati dal provvedimento, non è chiaro. Sono ore di febbrili consultazioni fra Pd, Leu, Italia Viva e M5S, le cui posizioni paiono delineate.
Le abbiamo raccolte facendo un collage fra social, agenzie di stampa e radio e televisioni.
Vediamole.
In primis c’è l’artefice della proposta, che caldeggia ormai da alcune settimane, senza curarsi di contrarietà o perplessità, di fronte alle quali questa mattina ha rilanciato, tentando di forzare la mano: o passa, o mi dimetto, in sintesi.
Va sottolineato il fatto che, ove si verificassero veramente (le dimissioni, si danno, se si danno, non si annunciano: se si annunciano sono solamente uno strumento di pressione) sarebbe un colpo decisivo al governo di Giuseppe Conte, già duramente attaccato la scorsa settimana da Matteo Renzi.
Si tratta del ministro dell’Agricoltura in quota renziana Teresa Bellanova (nella foto).
Prima l’ha ribadita intervenendo al programma ‘Radio anch’io’ di RadioRai: “Quella sulla regolarizzazione non è una battaglia strumentale per il consenso. Queste persone non votano. Se non passa, sarà un motivo di riflessione sulla mia permanenza al Governo.
Potrebbe riguardare 600.000 lavoratori oggi irregolari, sarebbe una regolarizzazione temporanea, necessaria a salvare i raccolti: sei mesi rinnovabili di altri sei se dimostrano di avere un contratto e accettano il lavoro che viene proposto. Non sono in grado di dire esattamente quanti lavoratori riguarderà la regolarizzazione. Per primi andranno regolarizzati gli stagionali nei campi perché altrimenti tra qualche settimana vedremo i prodotti che marciscono nei campi, e poi anche le badanti. Il provvedimento serve a dare legalità e garantire il rispetto delle regole”.
Poi ha insistito pochi minuti fa con un post su Facebook: “Io non ho accettato l’incarico al Ministero per fare tappezzeria.
Ci sono delle questioni, come quella dei migranti sul nostro territorio, che non si sono mai volute affrontare o che si è affrontato in modo sbagliato.
Oggi siamo in una fase in cui queste persone stanno in Italia e non possono andare da nessuna parte. C’è un problema di lavoro e c’è un problema sanitario perché queste persone stanno nei ghetti.
Ce ne facciamo carico?”.
Sostanzialmente d’accordo il ministro dell’ Interno ‘tecnico’, il prefetto Luciana Lamorgese: “Ho una condivisione di fondo. Ieri abbiamo avuto degli incontri. Riguarderà anche tanti italiani oltre che gli stranieri. C’è la necessità di far emergere questi lavoratori non solo per garantire i diritti delle persone, ma anche per esigenze di sicurezza sanitaria che in questo momento sono necessarie. Stiamo lavorando e spero che nelle prossime ore si riesca ad arrivare ad un testo definito”.
Sulla stessa lunghezza d’onda il ministro per il Sud del Pd Giuseppe Provenzano: “C’è un tema in agricoltura che è un’emergenza da risolvere non più procrastinabile: dai campi arrivano i cibi che consumiamo sulle nostre tavole, dobbiamo ora portare anche nei campi quei diritti negati a chi ci lavora. La regolarizzazione e l’emersione del lavoro nero non solo risponde ad un’esigenza di giustizia, ma è anche un incentivo a fare ulteriori passi di modernizzazione al settore agricolo”.
Le ‘perplessità’, chiamiamole così, arrivano dal M5S, il cui capo politico Vito Crimi, a parte intuibili ragioni non espresse, presumibilmente legate al contraccolpo che un provvedimento di questo genere avrebbe nell’opinione pubblica, le ha così argomentate: “Le ipotesi di sanatoria in campo riguardano la possibilità di concedere permessi di soggiorno temporanei per gli immigrati irregolari. Questo non aiuta l’emersione del lavoro nero, anzi lo fa aumentare. Non accetto però i permessi di soggiorno temporanei, perché così il lavoro nero aumenta”.
Al provvedimento guardano invece con favore altre componenti del Movimento.
L’ opposizione di centro destra è fortemente critica, e annuncia battaglia.
Il leader della Lega Matteo Salvini: “Ci sono altri modi per aiutare il settore agricolo, il voucher sul lavoro a tempo, proporre questo lavoro ai disoccupati e cassintegrati a chi percepisce il reddito di cittadinanza. Non so perché veramente al governo stiano litigando sulla sanatoria degli immigrati. Ovviamente la Lega è e rimarrà contraria perché sarebbe un premio all’illegalità“.
E poi ancora: “Se c’è un ministro di un settore strategico come l’Agricoltura che minaccia le dimissioni sull’ipotesi di regolarizzazione di seicentomila la lavoratori irregolari, se c’è un contrasto nel governo su questo è gravissimo. sarebbe un pessimo segnale per chi lavora e paga le tasse regolarmente. Io poi ovviamente sono contrario a una maxisanatoria di massa. A un settore strategico come quello dell’agricoltura serve un intervento immediato a fondo perduto e non regolarizzazioni”.
Infine, le ultime, in ordine di tempo, categoriche affermazioni al riguardo: “Con tutte le difficoltà che abbiamo, di lavoro, di risparmio, di mutuo, il governo sta lavorando a una maxisanatoria di immigrati clandestini. Vedremo di impedirlo in ogni maniera, dentro e fuori il Parlamento”.
Pure il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri annuncia battaglia: “Il governo di Conte, Renzi e Zingaretti abbandona commercianti e artigiani italiani ma vorrebbe una maxi sanatoria per seicentomila stranieri clandestini. Siamo governati da irresponsabili. I renziani capofila di questa politica del caos e della resa agli sbarchi e ai campi abusivi, regno della violenza e dell’illegalità. Fermiamoli!”.
Infine, lapidaria Giorgia Meloni per Fratelli d’Italia: “Maxi-sanatoria per migliaia di immigrati irregolari? Sarebbe una totale e assoluta follia, coperta da parte del Governo con la scusa di voler aiutare il mondo agricolo. Siamo pronti a fare le barricate!“.
Category: Cronaca