PIU’ MASCHERINE PER TUTTI! E’ PARTITA LA CACCIA AL TESORO DELLE MASCHERINE A 50 CENTESIMI L’UNA ANNUNCIATE DAL GOVERNO A PAROLE. NEI FATTI NESSUNO LE HA VISTE, NE’ SA DIRE QUANDO SARANNO DISPONIBILI
di Carmen Leo______
Come avevamo raccontato nei nostri articoli di ieri sera e di questa mattina, il presidente del consiglio era stato chiarissimo ieri sera, in diretta televisiva a reti unificate: le mascherine serviranno ancora di più nella prossima così detta “fase 2” di gestione dell’emergenza sanitaria e aveva preannunciato un’ordinanza con cui ne veniva fissato il costo a 50 centesimi valido per tutti i cittadini.
L’ordinanza è stata già pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, pertanto risulta valida a tutti gli effetti di legge.
Ragion per cui, data la fonte attendibile di tutte queste notizie, a partire dalle primissime ore della mattinata di oggi, si sta verificando un vero e proprio assalto da parte dei cittadini alle farmacie dei nostri comuni, nel tentativo di accaparrarsi una buona scorta di mascherine, che dovrebbero essere vendute, secondo l’annuncio ufficiale, al prezzo calmierato.
Risultato? Di mascherine a 50 centesimi non ce n’è in vendita neppure una, non solo, ma nessuno ne sa niente.
La Farmacia Migali di Lecce ha pubblicato un’inserzione pubblicitaria su Facebook
cui ha aggiunto in calce, a commento: “Per informazioni contattare la Protezione Civile al 800840840 per chiedere quando le mandano“.
Le cose non vanno meglio in periferia: “Ne sappiamo quanto voi, quanto tutti quelli che hanno ascoltato il discorso del presidente ieri sera, nessuno ci ha detto niente”, ci hanno confermato alla farmacia Petrelli di via Giammatteo, al quartiere Santa Rosa.
I farmacisti, già sull’orlo della crisi di nervi, ci hanno fatto sapere, insomma, che non dispongono ancora di tali dispositivi da vendere al nuovo prezzo imposto, e si stanno premunendo di esporre cartelli con queste chiarificazioni, onde evitare la ricorrenza insistente, e talvolta dal tono persino petulante, della forte e subitanea richiesta dell’utenza.
Sui siti web della Protezione Civile, nazionale e regionale non abbiamo trovato alcuna notizia che possa offrire la speranza di reperire al più presto le mascherine al nuovo prezzo, che potremmo giudicare più che onesto e vantaggioso, dati i recenti e vergognosi episodi di speculazione.
Peccato che al momento non esistono.
L’agenzia di stampa Adnkronos ha battuto un’ora fa il seguente lancio: “Tutte le farmacie e le parafarmacie italiane saranno messe in condizione, dal commissario Domenico Arcuri, di vendere a tutti i cittadini le mascherine chirurgiche al prezzo massimo di 0,50 €, al netto dell’Iva, che è stato fissato ieri con una sua ordinanza. Questo avverrà senza alcun danno economico per i farmacisti italiani. Lo prevede l’accordo sottoscritto dal Commissario Domenico Arcuri e dall’Ordine dei farmacisti, Federfarma e Assofarm.
Alle farmacie che, negli ultimi giorni, hanno acquistato dispositivi di protezione ad un prezzo superiore ai 50 centesimi verrà garantito, secondo quanto prevede l’intesa, un ristoro ed assicurate forniture aggiuntive tali da riportare la spesa sostenuta, per ogni singola mascherina, al di sotto del prezzo massimo deciso dal Governo. Nelle prossime ore verrà sottoscritto un ulteriore accordo che consentirà alle associazioni di farmacisti di negoziare, congiuntamente con il Commissario, l’acquisizione di importanti quantitativi di mascherine”.
Sì, ma quando? Anche qui i verbi sono al futuro e ai provvedimenti previsti e annunciati non sono seguiti, almeno al momento, pratiche attuazioni.
Anzi…Paiono aver sortito l’effetto contrario…
L’agenzia di stampa Ansa sempre pochi minuti fa ha battuto un lancio preoccupante: “Con le attuali dinamiche di mercato il prezzo massimo di 50 centesimi è una cifra che non sta né in cielo né in terra”. La vicepresidente di Confcommercio, Donatella Prampolini,va all’attacco sulla cifra indicata dal governo per la vendita delle mascherine, sottolineando che le aziende hanno in carico le mascherine ad un prezzo maggiore e chiede di rivederla portandola almeno a 60 centesimi. “Altrimenti – dice- l’effetto immediato sarà che smetteremo di importarle. Intanto molte aziende hanno bloccato vendite e ordini”.
Altro che accordo annunciato: siamo ancora in alto mare.
E allora quando, insomma, i cittadini potranno andare nelle farmacie e pagare le mascherine a 50 centesimi l’una, come è stato annunciato solennemente?
Abbiamo cercato di saperne di più contattando direttamente la sede della Protezione Civile a Roma, dove però e giustamente ci hanno rimandato alla segreteria del Commissario Domenico Arcuri che gestisce direttamente la questione.
Raggiunta telefonicamente nel pomeriggio da leccecronca.it però nemmeno la segreteria del commissario Arcuri è stata in grado di rispondere alla domanda famosa, o di dare almeno ragguagli.
Ci hanno solo promesso chiarimenti. Li aspettiamo e quando arriveranno, se arriveranno, ne daremo conto ai nostri lettori. Ma al momento questo è quanto: si fanno proclami solenni, si promettono impegni precisi, si firmano leggi già in vigore, ma poi nei fatti non segue niente di concreto.______
LA RICERCA nel nostro articolo di questa mattina
Category: Cronaca