E BUONA PASQUA, EH?!? CONTROFFENSIVA DELLA LEGA CONTRO IL GOVERNO, SALVINI TELEFONA A MATTARELLA E GLI NOTIFICA DI AVER MESSO UNA PIETRA TOMBALE SOPRA QUALUNQUE DIALOGO CON GIUSEPPE CONTE. POI RISPUNTA MARIO MONTI, CHE SUL ‘SUO’ MES TIRA IN BALLO IL CENTRO-DESTRA E BUTTA BENZINA SUL FUOCO
(g.p.)______Non accenna a calmarsi la polemica politica, anzi, tutt’altro. Questa mattina la Lega ha scatenato una reazione articolata. Video e post sui social, in cui il partito ricostruisce la vicenda della prima approvazione del Mes in Italia e, documenti alla mano, se ne dice completamente estraneo, quindi ribadendo di essere stato accusato ingiustamente ieri sera dal presidente del Consiglio. Non solo: con gli stessi mezzi tira pesantemente in ballo Giuseppe Conte, chiedendogli conto di una serie di questioni, in primis il fatto che, dopo tanti annunci e decreti, nelle tasche degli Italiani non sia arrivata neppure una lira.
Ma c’è di più. Sempre questa mattina, Matteo Salvini ha chiamato al telefono il presidente della Repubblica Sergio Mattarella: oltre a chiedergli di intervenire per ristabilire la par condicio televisiva, gli ha notificato il fatto che quanto accaduto ieri sera pone fine a ogni collaborazione e/o condivisione dell’opposizione con il governo, da cui comunque nei giorni scorsi non era mai venuta una qualsiasi disponibilità concreta.
Infine, da registrare una nota ufficiale della Lega. Eccone il testo:
“Questa mattina il segretario della Lega ha chiamato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Nel corso della telefonata, che è stata soprattutto occasione per lo scambio degli auguri di Pasqua, Salvini ha ribadito al capo dello Stato l’impegno di tutte le donne e uomini della Lega, sindaci, governatori, parlamentari e amministratori di tutta Italia, a fare di tutto per per salvare le vite dei cittadini oggi, e i loro posti di lavoro e risparmi domani.
Salvini ha anche espresso “rammarico e indignazione” per un Presidente del Consiglio che ha usato la diretta tivù non per informare e rassicurare gli Italiani, ma per insultare le opposizioni (che sono netta maggioranza nel Paese) arrivando perfino a mentire, se non a minacciare. Come si fa ad avere un dialogo con chi si comporta così? Roba da regime sudamericano.
Dal governo noi e milioni di Italiani ci aspettiamo risposte, ascolto e soluzioni, non polemiche o insulti.
Al capo dello Stato Salvini ha anche espresso grande preoccupazione per la situazione economica delle famiglie e delle imprese italiane, che dopo oltre un mese dalla chiusura non hanno ancora ricevuto un euro di aiuto dal governo e dall’Europa, ribadendo infine la contrarietà della Lega a qualsiasi utilizzo del MES sotto ogni forma.
Come se non bastasse, e avanzasse tutto questo, piglia la palla al balzo per tornare nell’agone politico Mario Monti in persona (nella foto), che invece richiama in causa il centro-destra, almeno quale iniziatore del percorso che portò poi all’ideazione del Mes. E butta tanta benzina sul fuoco.
Sul ‘Corriere della Sera’ infatti puntualizza: «Il Mes rappresenta l’evoluzione del Fondo europeo per la stabilità finanziaria (Fesf). Il Fesf prima e il Mes poi sono stati preparati e decisi a livello europeo nel 2010-2011 con l’Italia rappresentata da Silvio Berlusconi nel Consiglio europeo e da Giulio Tremonti nell’Ecofin ed Eurogruppo. Quel governo si reggeva sull’alleanza Pdl-Lega. Giorgia Meloni ne faceva parte come ministro per il Pdl, Matteo Salvini era europarlamentare della Lega».
L’ex presidente del Consiglio dei ministri insomma le canta al centrodestra, scaricandogli il barile dello strumento che ora l’Italia scongiura:«La decisione di istituire il Mes fu presa a livello Ecofin il 9-10 maggio 2010, con la precisazione che “la sua attivazione sarà soggetta a forte condizionalità, nel contesto di un sostegno congiunto Ue/Fmi, e avrà termini e condizioni simili a quelli del Fmi”». E ancora, ricorda Monti, il 25 marzo 2011 i capi di governo ribadirono che «la concessione di qualsiasi assistenza finanziaria necessaria nell’ambito del meccanismo sarà soggetta a una rigorosa condizionalità».
Insomma, Mario Monti che col suo esecutivo apertamente europeista sostituì il governo di centro-destra legittimamente in carica, con la benedizione attiva dell’allora presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, accusato perciò ancora oggi di una specie di ‘golpe’ al servizio degli ambienti finanziari europei, entra a gamba tesa nella polemica che divampa sempre di più in queste ore, altro che Sabato Santo, dopo il Venerdì di Passione.
Gli ha già risposto con una dichiarazione ripresa dall’agenzia Adn-Kronos il ministro dell’Economia del governo Berlusconi Giulio Tremonti: “Non ho firmato e non avrei mai firmato questo orrore.
Solo nel 2012, dopo l’invio della Troika in Grecia e dopo la ‘chiamata dello straniero’ in Italia, il governo Monti firma la modifica del Trattato europeo che dà vita al MES nella logica ‘Troika sì, Eurobond no!’.______
LA RICERCA nel nostro ultimo articolo della tarda serata di ieri
Gente mesta, preoccupata.
Inquietata dal mancato arrivo dai sussidi promessi dal governo, per cui “Giuseppe Conte ha torto!” a priori.
Lunghe file per gli acquisti alimentari di tradizione (ognuno la propria), molti commenti. I più accesi sono degli anziani che non credevano di rivedere la coda per il pane, come in tempo di guerra.
All’edicola (viva i giornali!), ci si confronta, pur mantenendo distanza e mascherina. Riporto il commento più strano e divertente:” … solo 1% ha fatto l’amore in questo periodo, siamo cambiati, in peggio, anche in questo… colpa di Conte… Giuseppi cambia mestiere!”
Assensi.
NO Comment!