UNA “Galea” DI CAVALLINO NELLA BATTAGLIA DI LEPANTO – Una straordinaria pagina di storia riscoperta
di Francesco Sammati_______All’alba del 7 ottobre 1571, nelle acque di Lepanto, golfo di Corinto, fu combattuta un’aspra battaglia navale tra le flotte musulmane dell’Impero Ottomano e quelle cristiane della Lega Santa, che riuniva le flotte della Repubblica di Venezia, di Genova e di Lucca, dell’Impero spagnolo (con il Regno di Napoli e quello di Sicilia), dello Stato Pontificio, dei Cavalieri di Malta, del Ducato di Savoia e quello di Urbino, Mantova, Ferrara e Granducato di Toscana. La vittoria cristiana di Lepanto fu decisiva per l’intera comunità mediterranea dell’Europa. Le perdite turche ammontarono a 25.000 morti, 30 galere affondate e 100 catturate.
Sul fronte opposto, i cristiani, persero 7.500 uomini e 15 navi.
La storia locale ha sempre ricordato la morte in questa battaglia di Fabio e Ottavio Castromediano.
Oggi, con il ritrovamento del libro – documento di A. Fusco del 1660 , questa pagina si arricchisce di particolari inediti.
Ottavio Castromediano con il fratello Fabio presero parte all’epica battaglia con una propria nave . Una galea delle 208 della Lega Santa. Tutto ciò, si evince nel libro, quale presupposto per la concessione del titolo di Duca , dall’istruttoria elaborata dai funzionari del Re di Spagna Filippo IV, come riportato in seguito con i dettagli e riferimenti.
Riporto anche in copia , il ricordo di Ernesto Alvino ai fratelli Castromediano nel 1930 in “ Vecchio e Nuovo. Rivista Meridionale di Lettere Arte Turismo ” – SALENTINI A LEPANTO
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