UNA “potenza di fuoco notevole”? GLI “interventi senza precedenti”? PROVIAMO A VALUTARE, IN MODO PACATO E SERENO, IL DECRETO DEL GOVERNO DI IERI SERA CON I PROVVEDIMENTI A FAVORE DI IMPRESE E PARTITE IVA
di Maria Antonietta Vacca______
Sino a 25 mila euro il prestito per autonomi, negozianti, professionisti e piccole imprese sarà automatico. Le banche potranno erogare queste somme senza attendere il via libera del Fondo centrale di garanzia. Nel complesso, col pacchetto di misure varato ieri dal Consiglio dei ministri col nuovo «Decreto imprese», l’Italia arriva a mobilitare risorse per oltre 750 miliardi: 400 miliardi di euro in più rispetto ai 350 già previsti col «Cura Italia». Si tratta di «una potenza di fuoco notevole – ha commentato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte al termine del Consiglio dei Ministri – Non ricordo cifre simili nella storia della nostra Repubblica». «Interventi senza precedenti a favore del sistema produttivo»; «probabilmente l’operazione più ampia fatta in Europa», hanno confermato a ruota i ministri dell’Economia e dello Sviluppo Gualtieri e Patuanelli.
Ma noi ci chiediamo: sono davvero a favore del sistema produttivo?
Ovvero, la liquidità doveva necessariamente passare attraverso gli istituti di credito privati?
Proviamo ad ipotizzare uno scenario futuro. Una azienda riceve questo aiuto sotto forma di prestito, che naturalmente è garantito dallo Stato, altrimenti in tempi brevi e rapidi sarebbe stato difficile e, a volte improbabile, da avere. Le cose poi però non vanno come previsto: l’azienda non riesce ad onorare il debito. Bene, anzi male! Perché l’azienda, nelle migliori delle ipotesi, resta debitrice dello Stato che rifonde alla banca il debito.
Occorre anche considerare che in buona misura questa liquidità servirà a pagare i tributi, le tasse, gli arretrati e i canoni che in questi mesi di fermo, per decreto, le aziende avranno accumulato. Sarà una impellenza fisiologica! Di conseguenza poca parte di questa immissione servirà alla sospirata ripresa.
Ancora una volta le banche, che ricordiamolo, sono e rimangono istruiti di credito privato, sono sempre e comunque le uniche ad essere tutelate.
Ci saranno garanzie pubbliche su prestiti da parte dello Stao, fino a un totale di 400 miliardi, di cui 200 per il mercato interno e il resto per l’export. Le banche, spiega Gualtieri, potranno erogare credito a tutte le imprese «senza limiti di fatturato». I prestiti potranno arrivare fino al 25% dello stesso fatturato o al doppio del costo del personale, precisa il ministro.
Le condizioni saranno «molto limitate. Per esempio: non distribuire dividendi nel 2020». Patuanelli sottolinea che le partite Iva individuali potranno ottenere fino a 25 mila euro con garanzia dello Stato «fino al 100%, in maniera automatica, senza valutazioni della banca». Grazie al finanziamento aggiuntivo del Fondo di garanzia, esteso alle aziende fino a 499 dipendenti, i prestiti fino a 800 mila euro saranno garantiti al 90% dallo Stato, ma si potrà arrivare al 100% grazie a Confidi.
Ora, è importante dire che questo intervento così com’è strutturato comunque eviterà all’Italia di fare la fine della Grecia.
In buona sostanza sarà difficile per spregiudicati investitori esteri mettere le mani sul sistema produttivo e sui fiori all’occhiello delle aziende italiane.
E infine, ricordiamoci che per tutto il resto ci sono i 600 euro!
Quando arriveranno…______
LA RICERCA nella nostra ULTIM’ORA della tarda serata di ieri