LA RIFLESSIONE / “Uffa, che barba!”
di Elena Vada______
Nessuno bussa alla porta. Non aspettiamo nessuno.Siamo tutti in casa e le news arrivano via internet o televisione.
Non c’è il brivido della novità portata dall’esterno.
Manca il pettegolezzo d’ufficio, portineria, parrucchiere, bar.
Manca lo scontro sportivo del tifoso accanito.
Manca la lamentela sulla “Raccolta differenziata” ed il servizio della nettezza urbana che deficita. Sì, mancano persino le lamentele.
Uffa che barba!!!
Quello che succede è talmente surreale, che stento a crederci, a viverlo con piena coscienza.
Aspetto l’aggiornamento del bollettino “Contagiati – guariti dimessi – deceduti”.
Quale trasmissione stasera?
Io mi guarderò il film ” … Il dottor Tersilli medico della mutua”… (in tema).
Con l’ Albertone (Sordi) nazionale, un sorriso e un po’ di serenità sono garantiti.
Stringiamo i denti. Passerà.
Uniti si vince! … e vinceremo!
(.. Questa l’abbiamo già sentita, ma è sempre valida).
Guardarsi troppo intorno, in casa, fa venire insane idee.
“Questo quadro starebbe bene la in cima. Quell’altro lo sposterei in salotto. Il paesaggio lo metterei in tinello. Sposta, sposta”.
Mamma è diventata architetto d’interni e mi fa trottare con ste’ “croste” (non ditele che lo sono) in mano, per la casa.
Per lei sono tutti Degas, Monet, Rembrandt.
Sarebbe meglio riordinare i suoi armadi guardaroba, pieni di abiti di ogni foggia, colore, moda ed epoca.
A meno che non la convochi la Regina Elisabetta (sono quasi coetanee) non avrà più occasione d’ indossarli.
Si potrebbe fare un’oculata cernita. Niente da fare.
Mi rassegno e … Sposto.
Il tempo c’è.
Category: Cronaca