L’INTERVISTA / IL VACCINO ITALIANO SARA’ SPERIMENTATO NEL REGNO UNITO PERCHE’ LA’ C’E’ PIU’ ALLERTA

| 2 Aprile 2020 | 0 Comments

di Francesco Buja______

Il vaccino per il Coronoavirus19 è stato creato in Italia ma sarà sperimentato nel Regno Unito. A maggio sui topi, a giugno sull’uomo.

Perché i test saranno effettuati in Gran Bretagna?

Lo spiega l’avvocato Matteo Liguori (nella foto), consigliere delegato di Irbm, azienda di Pomezia, che ha realizzato il vaccino:«Questo progetto prevede anche un coinvolgimento degli enti regolatori inglesi, che hanno un’allerta maggiore dal punto di vista della diffusione del virus, e quindi c’è ancora più interesse di quanto non ci sia in Italia ad accelerare la pratica. Questo non vuol dire che non sarà fatta poi anche in Italia».

 

Il vaccino per il coronavirus19 è frutto delle competenze maturate per sconfiggere i virus Ebola e  Mers, Liguori riassume la realizzazione dell’antidoto:«L’Irbm  è un’azienda che lavora da molto tempo adottando una tecnologia riguardante l’adenovirus. Quest’ultimo è un vettore, una navicella, che noi abbiamo ingegnerizzato e che ci dà modo di trasportare il dna di proteine elettrificate all’interno dell’organismo. Quindi noi inseriremo all’interno di questo vettore il dna di una proteina Spike, che è la proteina aggressiva del coronavirus. La corona è la parte aggressiva del virus che gli consente di legarsi all’organismo umano e poi di attaccare i polmoni».

Dunque: «Noi abbiamo la competenza nel campo dell’adenovirus, il nostro partner, l’istituto Jenner dell’Università di Oxford ha quella nel campo del coronavirus. Loro hanno svolto la ricerca contro il Mers, altro tipo di coronavirus, che stanno sfruttando in questo progetto. Il know how applicato per sviluppare un vaccino per il Mers adesso viene applicato per il vaccino covid19. Loro hanno isolato il dna della proteina Spike e lo hanno trasferito a noi, che poi lo abbiamo trasferito all’interno dell’adenovirus e abbiamo sviluppato il vaccino».

 

Si è detto, negli ultimi mesi, della possibilità di mutazione del coronavirus19, ma il manager di Irbm tranquillizza: «È possibile che i virus si evolvano, non all’interno dell’organismo umano, ma nel trasmettersi. Ancora non risulta che questo sia avvenuto, quindi non ci sono ragioni per cui si possa ritenere che si sia modificato».

 

Plausibile pensare che il virus che ha causato una immane emergenza sanitaria sia stato prodotto in laboratorio? Liguori smentisce questa tesi:«La scienza ha già escluso questa possibilità. Il virus è stato isolato, verificato, mappato  nel suo dna, e non ci sono alterazioni. Nella Storia è sempre accaduto che i virus abbiano compiuto un salto di specie. Il problema non è che qualcuno lo abbia manipolato, ma che la ricerca e la prevenzione da un punto di vista dei governi e delle società devono tenere in conto che questo  può succedere e che succederà sicuramente nel futuro. Non si sa quando, però dobbiamo esser pronti a far fronte a questo rischio. Non tutto quello che succede avviene perché dietro c’è la mano dell’uomo, la natura ci dimostra alle volte che è più forte di noi».

Category: Cronaca

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