“Onde gravitazionali” SU DONATO DI POCE
di Stefano Elefanti______
“Forse la poesia è un vento d’umanità
Che accarezza l’Anima del mondo”
Onde gravitazionali è l’ultima raccolta poetica di Donato Di Poce (nella foto), pubblicata nel 2020 dalla casa editrice Arcipelago Itaca (92 pagg. 13 euro) e suddivisa in tre sezioni; numerosi sono i componimenti a ricordo di amici e persone importanti per la formazione artistica dell’autore.
L’artista meneghino (ma sorano di nascita) riprende ed espande, in questa splendida silloge, i temi portanti della sua poetica: riflessione interiore, contatto con la natura, disparità sociale e importanza del poeta nel mondo contemporaneo.
Questi argomenti sono strettamente legati tra loro tanto da creare un unico filo conduttore; il poeta racconta la società in cui vive e i turbamenti che la accompagnano, le disparità tra gli uomini, l’isolamento interiore che attraversa la nostra era, auspicando una nuova rinascita.
Emerge da ciò una forte critica all’individualismo e ai tanti vizi dei nostri tempi, non ultimi i sovraffollati mondi dei social network e dello show business che celano, dietro una patina di piacevole apparenza, tragici e diffusi conflitti interiori.
Nasce però da questa confusione anche una speranza, Di Poce ci mostra la strada da seguire: è necessario ridurre i toni e porre meno attenzione all’esteriorità; occorre quindi ripartire dalla solidarietà e da uno spirito comunitario, dobbiamo imparare ad ascoltare gli altri e a scoprire le meraviglie del mondo naturale, riattivando pian piano tutti i nostri sensi.
A questo proposito, in un periodo di forzata quarantena dovuta ai catastrofici eventi pandemici del Coronavirus, ciascuno di noi ha la possibilità e il dovere di iniziare un percorso di rinnovamento (sociale e interiore allo stesso tempo) che sarà fondamentale per costruire un mondo nuovo, con una società migliore e in contrapposizione rispetto a quella in cui viviamo.
Molte poesie sono degne di nota, tra queste ricordo con piacere: Onde gravitazionali che dà il titolo al libro e appare sintesi e manifesto della poetica di Di Poce, Marylin dedicata alla celebre attrice statunitense, La terra promessa che è uno struggente omaggio ai migranti, Come fosse ieri sul senso della vita; interessanti, infine, i numerosi acrostici dedicati alle figure marginali, discriminate o vessate dei nostri giorni.
In conclusione, Onde gravitazionali appare come una piacevole lettura, una raccolta che scorre veloce lasciandoci però importanti interrogativi da sviluppare e a cui siamo tutti chiamati a rispondere.
*LA TERRA PROMESSA
Passeremo attraverso i muri di pietra
E chilometri e chilometri di filo spinato
Ci nasconderemo dentro i motori di automobili
O Passeremo nascosti dentro TIR
E viaggeremo lo coast dentro i Trolley
Come semi che vogliono sbocciare in Occidente
Come nuvole che vedono l’infinito
E ruote che accarezzano l’asfalto del cuore.
Tracimeremo come bave di coscienze
Sulle Vostre lacrime ghiacciate d’innocenza
Cammineremo per terre e per mare
Ci chiamerete clandestini, o profughi
E saremo finalmente liberi
Immigrati su un terra promessa vivi o morti
Derubati della nostra terra
Della nostra vita promessa.