LA DO, O NON LA DO?
di Giuseppe Puppo______
La do (la notizia)? Non la do? Se la do – è pressoché sicura, tante e univoche le verifiche ufficiose, per quanto la cifra dell’importo della multa balli – poi il presidente del Consiglio se la prende con i giornalisti, per la “fuga improvvida” e comunque si corre il rischio di ripensamenti dell’ultimo secondo. Se non la do, faccio un “buco” clamoroso.
Comu la faci la sbagli, si dice a Lecce.
Ci risiamo. E’ in corso una riunione del Consiglio dei Ministri, che sta adottando nuove misure per il contrasto alla diffusione del contagio, con multe pare di diverse migliaia di euro a carico di chi sia sorpreso in giro fuori di casa senza motivo. Stanno decidendo, mentre girano nelle redazioni le bozze del provvedimento che ancora deve essere adottato.
Sì però non se ne può più, di questi balletti. Di queste decisioni prese, fatte uscire, poi smentite, per non ingenerare allarme sociale, poi dopo qualche ora regolarmente confermate, vedi la chiusura delle scuole.
Fatte uscire in maniera demenziale, con il risultato che tanti si sono messi in viaggio prima del provvedimento, vedi il “blocco” della Lombardia, il primo.
Giacché ci sono, mi sia consentito lo sfogo, di queste apparizioni televisive a reti unificate senza soluzione di continuità.
Di questi messaggi su Facebook, ripresi dalle tv, annunciati ore prima a tenere tutti col fiato sospeso nella notte.
Di questi decreti annunciati solennemente, senza che sia stati firmati, senza che nemmeno chi li ha adottati sappia precisamente chi e cosa riguardino, vedi il blocco delle attività produttive “non strettamente necessarie”, vedi le agevolazioni fiscali e i contributi economici.
E basta, basta!!!
E comunque, illustrissimo signor presidente del Consiglio, vede? Le ho messo la foto di quando venne la prima volta a Lecce, esattamente un anno fa, e per poterle parlare tutti i giornalisti furono costretti a due ore di attesa all’aperto sotto il sole quel giorno caldo, in piedi, ammassati in blocco, controllati a vista dalla Polizia in basso e, in alto, sul tetto dell’edificio, dai tiratori scelti.
Ora, per favore, spieghi al Suo addetto alla comunicazione, che non siamo nella casa del Grande Fratello, che non va bene anticipare le notizie in via confidenziale ai giornalisti amici, solo per farsi bello, che sappia egli, una volta per tutte, che i giornalisti non sono amici di nessuno, che i giornalisti sono “figli di puttana” e se hanno una notizia, la pubblicano, amici o non amici, perché questo è il loro dovere.
Si accerti, appena ha un po’ di tempo, a cosa siano dovute le “improvvide fughe di notizie”…I giornalisti non hanno le microspie nelle segrete stanze, se le notizie escono da là dentro, un motivo ci sarà…
Ci vuole tanto a fare le conferenze stampa – conferenze stampa, con domande e risposte, non comizi di propaganda – al momento opportuno?
Tanto, ci vuole, a smetterla con le dirette di Facebook, manco stessimo parlando della serata con la fidanzata, o della partita di burraco?
Non è proprio possibile, prima, prendere le decisioni, comprensive delle spiegazioni specifiche e dettagliate, e poi, solo poi, annunciarle?
Suvvia, un po’ di rispetto per i giornalisti, e un po’ più di dignità nei confronti di tutti.______
AGGIORNAMENTO delle ore 19.25. ______Il governo, con la solita, quanto inusuale diretta Facebook, nella persona del presidente del Consiglio Giuseppe Conte, ha ufficializzato nuovi provvedimenti di contrasto alla diffusione del contagio.
A quanto è stato annunciato, chi venga sorpreso in giro senza motivo subirà una multa ora diventata di importo maggiore e che andrà adesso da un minimo di 400, ad un massimo di 3.000 euro.
Lasciata ai presidenti delle Regioni la possibilità di emettere ordinanze più restrittive per quanto riguarda la chiusura delle attività, sia industriali, sia commerciali, sia sociali.